Il comune di Ferrara e il post sui social: «Se sei ubriaca, sei in parte responsabile dello stupro»

La frase faceva parte di una campagna che prendeva frasi pronunciate dagli italiani per smentirle, ma la diffusione iniziale non era affatto chiara

24/09/2020 di Redazione

Campagna di sensibilizzazione sociale? La stai facendo male. Ecco cosa è successo al comune di Ferrara che aveva intenzione di promuovere una iniziativa contro la violenza sulle donne, ma che si è rivelata un vero e proprio boomerang. L’amministrazione guidata dal sindaco leghista Alan Fabbri ha postato, quest’oggi, sui social network la frase: «Se sei ubriaca, sei in parte responsabile dello stupro», così, senza alcun contesto che la spiegasse.

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Ferrara violenza donne, il post sbagliato dell’amministrazione comunale

Una frase che, da sola, è assolutamente inaccettabile e potrebbe veicolare dei messaggi sbagliati e violenti. In realtà, lo si comprende poco dopo, la frase era inserita in un altro contesto: si trattava, infatti, di una rilevazione fatta dall’Istat, in base alla quale il 15% degli italiani interrogati sulla violenza sulle donne mostra di avere questa idea a proposito dello stupro. Pertanto, la frase serviva a condannare questa concezione condivisa da una fetta così consistente di cittadini del nostro Paese.

Ma non si era capito affatto. Soltanto qualche minuto dopo, il comune di Ferrara – dopo aver rimosso il post precedente – ha condiviso il cartellone nella sua interezza, motivando anche le ragioni di una campagna che è stata portata avanti anche con i fondi dell’Unione Europea e con il contributo della regione Emilia-Romagna.

Ferrara violenza donne, le scuse sui social

«A fronte di questo contenuto tanti di voi hanno provato la reazione più giusta e sana: rabbia – si legge sulla pagina Facebook del comune di Ferrara -. Per questo lo vogliamo chiarire una volta in più per non lasciare spazio a dubbi: il Comune di Ferrara condanna ogni forma di violenza contro le donne. Quella che avete letto in precedenza è una frase che, in nessun modo, può rispecchiare il pensiero del Comune di Ferrara e di tutti i partner che si sono affiancati al progetto di promozione dell’Agenda 2030 dell’Onu». Il comune di Ferrara, tuttavia, riesce anche a trovare un risvolto positivo in questa giornata terribile dal punto di vista della comunicazione istituzionale: «Questo fraintendimento – conclude il comune – lancia però anche un segnale positivo: tanti cittadini che hanno letto il post si sono indignati, questo ci lascia ben sperare affinché quel 15% un giorno si riduca a zero».

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