Ma come ha fatto Rai News a lasciar dire a Ferlaino: «Pessotto a Napoli non avrebbe tentato il suicidio»?

L'ex presidente del Napoli la spara grossa

01/12/2020 di Redazione

Una timida replica e neanche la prontezza di intervenire per correggere il falso storico che Corrado Ferlaino su Pessotto è andato a dire – in diretta – a Rai News 24, intervistato nel corso della striscia informativa Quel che resta del giorno, intorno alle 18.50. L’ex presidente del Napoli ha replicato alle parole di Cabrini su Maradona – che aveva detto che, se Maradona non fosse stato a Napoli, probabilmente non avrebbe avuto il tenore di vita che ha condotto successivamente – con parole durissime e inaccettabili, che non possono davvero passare inosservate in una trasmissione del servizio pubblico.

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Ferlaino su Pessotto, la frase terrificante

«Maradona non sarebbe morto se fosse andato alla Juve – ha detto Ferlaino -? C’è stato un giocatore della Juventus che si è suicidato, a Napoli non sarebbe successo. Cabrini dice sciocchezze». Il riferimento, chiaramente, è alla vicenda personale di Gianluca Pessotto. Tuttavia, c’è un errore clamoroso: Pessotto ha tentato il suicidio, ma non si è suicidato: la sua vita è stata salvata dai medici, che hanno ricomposto le fratture multiple causate dal suo tentativo di suicidio. Pienamente recuperato, Pessotto ha avuto un ruolo di primo piano nella dirigenza della Juventus.

Il tentativo di Rai News di gestire la brutta frase dell’ex presidente del Napoli si limita a una timida reazione: «Ma così lei, presidente, si mette sullo stesso piano di Cabrini». E questa frase ha permesso a Ferlaino di andare avanti per un altro minuto prima di chiudere un collegamento che, già prima della sua uscita a vuoto, stava per concludersi: «Maradona non sarebbe mai andato alla Juventus, è scappato dal Barcellona figuriamoci se andava alla Juventus. Cabrini dice sciocchezze, ognuno può dire quello che vuole».

Ferlaino su Pessotto, una bruttissima pagina

Una brutta, bruttissima pagina di sport. Di giornalismo, neanche a parlarne. Il decalogo del giornalista sportivo – tra le tante carte deontologiche che la professione ha approntato e approvato – prevede che, quando ci fosse un’espressione particolarmente violenta nel corso della diretta da parte di un ospite, il giornalista – oltre a stigmatizzarla – dovrebbe prenderne immediatamente le distanze. Ma in questo caso, Ferlaino ha potuto concludere tranquillamente la sua intervista.

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