Per favore, togliete (almeno) Twitter a Vittorio Feltri
Non è bastato il vergognoso articolo su Libero. L'ex giornalista insiste anche sui social sul caso Genovese e la giovane vittima di stupro
24/11/2020 di Enzo Boldi
La libertà di opinione è sacrosanta, ma non se va a intaccare l’integrità e la moralità di una persona terza. Eppure Vittorio Feltri continua a fregarsene. Rinvigorito dall’archiviazione dei giudici di Milano per aver parlato di ‘meridionali inferiori’, l’ex giornalista oggi è stato autore di un vergognoso articolo pubblicato su Libero quotidiano. E non contento, nel pomeriggio ha rincarato la dose anche attraverso alcuni deliri pubblicati sui social. E così Feltri su vittima stupro Genovese diventa un personaggio macchiettistico. Ancor più macchiettistico rispetto al ruolo che si è ritagliato attorno a se stesso.
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Tre tweet pubblicati a distanza di alcune ore. Nel primo si compiace con se stesso.
Quando vengo attaccato con livore dagli sciocchi sono molto contento. Significa che ho ragione. Lo stupratore è sempre un delinquente, ma chi lo frequenta non fa una cosa buona. Il vero problema è la droga. Statene alla larga.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) November 24, 2020
E dopo l’onanismo allo specchio dei social, si ripete un’ora dopo. Sempre sul suo profilo Twitter marchiato con la foto del suo gatto.
Se una ragazza va tre volte a casa e nella camera da letto di un drogato maniaco sessuale cosa si aspetta? Il premio della bontà ?
— Vittorio Feltri (@vfeltri) November 24, 2020
Finisce qui? No, la pietra tombale arriva due ore dopo.
Feltri su vittima stupro Genovese insiste anche su Twitter
Perché se al peggio non vi è mai fine, Vittorio Feltri è ormai diventato un esperto di deliri social.
Genovese giustamente andrà in galera, la ragazza però non va sull’altare, non lo merita
— Vittorio Feltri (@vfeltri) November 24, 2020
Insomma, quando sui vocabolari entrerà di diritto quella locuzione che spiega – con sole due parole – quell’atteggiamento di chi fa diventare carnefice (anche di se stesso) una vittima (il famoso victim blaming di cui ha parlato con dovizia di particolari Chiara Ferragni venerdì pomeriggio), sarà sicuramente allegata una foto di Vittorio Feltri. Ma ora occupiamoci del presente.
Fatelo smettere, per lui e per tutti noi
Ed è ora di finirla qui. Con quell’articolo e con i tweet di Feltri su vittima stupro Genovese si sta rasentando il limite del ridicolo. Perché questa non è la libertà di espressione del pensiero, ma follia allo stato puro. C’è una vittima che vittima è e come tale deve essere trattata. Fare della filologia e della filosofia spicciola per dimostrare di essere un figo non funziona. Nonostante un barlume di saggezza che dovrebbe aver accumulato nel corso degli anni.
(foto di copertina: da profilo Twitter di Vittorio Feltri)