“Fate attraccare la nostra nave”, il disperato annuncio dell’Ong Proactiva Open Arms
16/03/2018 di Redazione
Un’imbarcazione sospesa nel Mediterraneo da quasi 24 ore, un neonato fatto urgentemente sbarcare a Malta e 216 persone che attendono di sapere il loro destino: è quanto denuncia l’Ong Proactiva Open Arms, impegnata nei soccorsi dei migranti che partono dalla Libia.
La vicenda risale a giovedì 15 marzo. L’imbarcazione dell’Ong sostiene di essere stata avvicinata da una motovedetta libica che avrebbe anche minacciato di aprire il fuoco nel caso non le fossero stati consegnati le donne e i bambini soccorsi in mare. Sopravvissuta all’inseguimento, la nave sta aspettando da 24 ore di vederle assegnata un “porto sicuro” per portare in salvo le persone coinvolte nell’operazione di salvataggio.
“Navighiamo da ieri verso nord in attesa di istruzioni. Per avere rifiutato di dare ai libici le persone salvate – commenta il team leader dell’imbarcazione Oscar Camps – come prevede il protocollo europeo, non siamo attualmente assegnati a nessun porto in Europa. Il nostro team medico sta seguendo i casi più gravi a bordo in attesa di conoscere le decisioni della Guardia costiera italiana. Abbiamo casi gravi a bordo. Chiediamo la loro evacuazione immediata”. Evacuazione che è avvenuta per un neonato a Malta ma, subito dopo, l’imbarcazione ha dovuto riprendere le acque in direzione italiana in attesa di capire dove attraccare.
Nel frattempo sono emerse speculazioni sulla possibile destinazione di Trapani anche se l’Ong spagnola ha riferito di non avere ricevuto l’ordine di procedere.
Il Corriere della Sera dice che la centrale operativa di Roma ha detto a Openarms di attraccare a Trapani, ma l’ong spagnola non ha avuto nessuna comunicazione da Roma. #migranti #mediterraneo
— annalisa camilli (@annalisacamilli) 16 marzo 2018