Com’era la storia della Francia coraggiosa sulla fase 2?
28/04/2020 di Redazione
Oggi, scopriamo che la Francia – additata spesso come modello di nazione coraggiosa sulla fase 2, con molte più concessioni e molte più riaperture – è tornata parzialmente sui suoi passi, soprattutto per quanto riguarda il ritorno a scuola da parte degli alunni e il via libera a tutte le attività commerciali. Nel corso del suo intervento davanti all’Assemblea Nazionale, il premier francese Édouard Philippe ha ridimensionato parzialmente il piano sulle riaperture della fase 2.
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Fase 2 Francia, scuola ancora chiuse e campionato di calcio concluso
Dall’11 maggio partiranno le attività commerciali a eccezione di bar e ristoranti. Una riapertura che anticipa di soli sette giorni quelle degli esercizi commerciali in Italia (prevista invece per il 18 maggio). Non apriranno i battenti, invece, tutte le scuole. Le medie e i licei resteranno chiusi, mentre il governo si impegna a rispettare l’annunciata riapertura per le scuole elementari e per le materne, ma il premier non è stato categorico nemmeno su questo aspetto. Dall’11 maggio, infatti, la riapertura delle materne e delle elementari sarà su base volontaria, mentre dal 18 maggio si potrà riaprire la scuola media soltanto in quei dipartimenti dove il contagio è ridotto, creando così uno scompenso tra aree territoriali. A fine maggio-inizio giugno si deciderà sull’eventuale riapertura delle scuole superiori.
Mentre in Italia si danno disposizioni per la ripresa degli allenamenti anche per gli sport di squadra (compreso il calcio, dal 18 maggio), in Francia la Ligue 1 e la Ligue 2 sono state considerate concluse. Una misura simbolica quella dello stop al campionato, che va controcorrente rispetto a quanto immaginato a livello di federazione europea, con l’intenzione di portare a termine le competizioni nazionali.
Insomma, anche in Francia hanno optato per una conclusione per step del confinamento. Nulla di molto diverso rispetto a quanto fatto dall’Italia. Con tutte le specificità che hanno riguardato entrambi gli Stati: la Francia ha iniziato il lockdown con 10 giorni di ritardo rispetto al nostro Paese e, probabilmente, allenterà le misure per le attività commerciali una settimana prima. Ma la sensazione è che, dopo le prime dichiarazioni coraggiose sulla riapertura, gli effetti che si stanno facendo sentire in Germania (dove la curva dei contagi è tornata a salire) abbiano suggerito prudenza al presidente Emmanuel Macron.
Niente scuole e niente campionato, così come niente bar e niente ristoranti nell’immediato. Le misure anticoronavirus, anche nella fase 2, sembrano essere simili in tutti i Paesi d’Europa.