«Papà, sei morto due volte», la figlia del patron di Melegatti accusa apertamente la compagna di Ronca
31/05/2018 di Redazione
Dopo 124 anni di storia, la chiusura della Melegatti lascerà un solco indelebile a Verona e dintorni.
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L’azienda famosa in tutto il mondo per il pandoro è fallita e subito si sono scatenate le faide interne alla famiglia Ronca. La figlia di Salvatore, presidente di Melegatti morto nel 2005, ha accusato su Facebook la compagna del padre, Emanuela Perazzoli, senza mai nominarla ma additandole l’intera responsabilità per la distruzione dell’azienda:
01/07/2005 sei morto la prima volta, 29/05/2018 sei morto un’altra volta, con la differenza papà che, mentre nella prima piangeva solo la tua famiglia, quella VERA che ti amava, perché contro la malattia non ci si può che arrendere, nella seconda piange una città intera con famiglie distrutte e amareggiate e questo perché non hanno combattuto contro una malattia ma contro persone indegne, assetate di soldi e di potere, che sputano sui sentimenti della gente. Non amo personalmente condividere le cose più intime del mio privato sui social, ma oggi la rabbia è così forte che non posso TACERE..devo urlare al mondo che purtroppo la legge tutela i delinquenti..e lei anche questa volta ha vinto!!
La mia solidarietà va a tutte quelle persone che hanno combattuto in questi mesi..io in silenzio sono stata dalla vostra parte e la Melegatti come avete scritto ieri siete voi..ma anche questo non basta per sconfiggere il marcio che ci circonda..nessuno più di me e della mia famiglia può capire contro chi avete cercato di lottare..
Il fallimento della Melegatti lascerà a casa 350 lavoratori. Una sconfitta non solo per tutta la città di Verona ma anche per una famiglia, quella Ronca, che evidentemente non ha mai fatto i conti con se stessa.
(Foto credits: Ansa)