Il comune intende denunciare quelli che diffondono su TikTok la fake news del «virus di Gallipoli»

Come vi abbiamo raccontato questa mattina, si trattava della più classica delle fake news diffusa attraverso un trend, più per moda che per altro. Ora, il comune corre ai ripari

08/08/2022 di Redazione

Questa mattina, parlando del trend di TikTok sul presunto «virus di Gallipoli», vi avevamo già messo in guardia: non si può in alcun modo prestare fede a una serie di testimonianze che, magari, sfruttando l’hashtag giusto e il trend del momento, vogliono soltanto attirare il più possibile l’attenzione su un social network, come TikTok, il cui algoritmo si basa moltissimo sulle discussioni più calde, sugli hot topic. Vi avevamo anche detto che la presunta associazione di alcuni casi di persone che manifestavano sintomi febbrili, mal di testa, tosse (ma che risultavano negativi al tampone Covid-19) con una presunta “migrazione” dell’escherichia coli dalle coste della Romagna non era assolutamente dimostrabile e che le ultime analisi sulla qualità dell’acqua risalivano a meno di un mese fa (in Salento, era tutto ok). Per questo abbiamo bollato la notizia come una fake news sul virus di Gallipoli. Adesso, a rafforzare questa convinzione arrivano anche le parole delle istituzioni locali.

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Fake news Gallipoli, la reazione delle istituzioni locali

Rossana Nicoletti, assessora all’ambiente del comune salentino, ha subito fatto delle dichiarazioni in merito. E ha allontanato qualsiasi tipologia di sospetto da quanto raccontato su TikTok. «Abbiamo eseguito tutti gli accertamenti sulla qualità delle nostre acque di concerto con gli organi competenti – ha affermato, in una dichiarazione riportata da Repubblica – e possiamo serenamente parlare di una notizia non vera. Anzi, abbiamo già interpellato il nostro ufficio legale per procedere con una denuncia nei confronti di chi, in modo così frettoloso, ha voluto gettare ombre sulla nostra città e sul nostro splendido mare con un danno d’immagine per la nostra città».

Le parole di alcuni utenti, giovani utenti, di TikTok erano state immediatemente riprese da alcune testate mainstream, che avevano riportato la notizia così come era stata diffusa sui social network. Con quella superficialità di parlare di alcuni video virali senza contestualizzarli e senza pensare alle loro conseguenze.

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