Facebook potrebbe smettere di combattere la disinformazione sul Covid-19

«Chiediamo all'Osservatorio se la nostra attuale politica di disinformazione sul COVID-19 sia ancora appropriata»

27/07/2022 di Clarissa Cancelli

Il modo di vivere la pandemia è certamente cambiato, ma le fake news in merito potrebbero essere ancora molto pericolose. Dunque, è arrivato il momento per Facebook di smettere di rimuovere i post di disinformazione sul Covid-19? A chiederselo è proprio Meta con un post sul suo blog.

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Facebook potrebbe terminare la sua lotta alla disinformazione sul Covid

«Chiediamo all’Osservatorio se la nostra attuale politica di disinformazione sul COVID-19 sia ancora appropriata – si legge sul post -. In base a questa politica, abbiamo iniziato a rimuovere false affermazioni su mascherine, distanziamento sociale, vaccini e altro ancora. Ora che la situazione del COVID-19 si è evoluta, stiamo cercando il parere del consiglio di sorveglianza sull’opportunità di cambiare il modo in cui affrontiamo questo tipo di disinformazione con altri mezzi, come etichettarlo o retrocederlo». Come è noto, la disinformazione è completamente dilagata durante la pandemia: sui social venivano periodicamente pubblicati post che gridavano al complotto, che invitavano le persone a non vaccinarsi e che ritenevano che il Covid fosse frutto di una invenzione architettata ad hoc. «La disinformazione relativa a COVID-19 – scrive ancora il presidente della politica globale Nick Clegg – ha presentato rischi unici per la salute e la sicurezza pubblica negli ultimi due anni e oltre». Per proteggere gli utenti, «pur consentendo loro di discutere ed esprimersi su questo importante argomento, abbiamo ampliato la nostra politica di disinformazione dannosa nei primi giorni dell’epidemia nel gennaio 2020», spiega. Qual è stato il risultato di questa nuova policy? Secondo Nick Clegg, «Meta ha rimosso la disinformazione COVID-19 su una scala senza precedenti». A livello globale, dall’inizio della pandemia «sono stati rimossi oltre 25 milioni di contenuti. In base a questa politica, Meta ha iniziato a rimuovere false affermazioni su mascherine, distanziamento sociale e trasmissibilità del virus. Alla fine del 2020, quando è diventato disponibile il primo vaccino, abbiamo anche iniziato a rimuovere ulteriori false affermazioni, come il fatto che il vaccino fosse dannoso o inefficace. La politica di Meta attualmente prevede la rimozione di 80 distinte affermazioni false su COVID-19 e vaccini». Ora che la pandemia sembra essere quasi sotto controllo, resta da chiedersi se sia ancora necessario prestare così tanta attenzione ai post ritenuti falsi. Ma davvero esiste un momento in cui la lotta alla disinformazione non è più necessaria? Che si parli di Covid-19, o di guerra in Ucraina o di vaccini, offrire alle persone contenuti verificati e autorevoli, forse, dovrebbe essere un must permanente.

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