Facebook si scusa: «Nessun post della Lega rimosso, abbiamo fatto confusione»

Nella giornata di domenica si era iniziata a diffondere la notizia, rilanciata dal leader di Cara Italia, Stephan Ogongo. Un post della pagina Facebook Lega-Salvini Premier sarebbe stato rimosso per violazione degli standard della comunità. La prova fornita dallo stesso Stephan Ogongo – che aveva invitato a segnalare una serie di post perché contenenti insulti e incitazioni all’odio – era la notifica che lo stesso social network di Mark Zuckerberg aveva inviato al suo account.

Facebook non ha rimosso il post della Lega

La Lega, tuttavia, aveva già smentito questa circostanza. Oggi, il giallo si risolve: non c’era stata alcuna diffusione di fake news, ma semplicemente un malinteso all’origine della comunicazione. Con una dichiarazione di un portavoce, Facebook Italia ha fatto sapere: «Lo scorso 25 luglio abbiamo inviato ad un utente che aveva segnalato la Pagina Lega-Salvini Premier una notifica che confermava la violazione dei nostri Standard della Comunità. Questa violazione era relativa ad un post effettuato da un altro utente sulla Pagina e non dall’amministratore stesso della Pagina. Ci rendiamo conto che il nostro messaggio ha creato della confusione e ci scusiamo per qualunque disagio questo possa aver causato».

La confusione creata da una notifica di Facebook

Insomma, a essere rimosso non è stato un post della pagina Facebook Lega-Salvini premier, ma un commento di un utente a un post della pagina stessa. Da qui è partito l’equivoco, diventato poi virale in seguito alle dichiarazioni di Stephen Ogongo: «Quando le persone – spiega un portavoce di Facebook – ci segnalano una Pagina per intero per violazione dei nostri Standard della Comunità, di norma notifichiamo loro qualunque provvedimento preso nei riguardi dei contenuti presenti sulla Pagina. Lo facciamo anche se la violazione riguarda contenuti che nello specifico non sono stati segnalati».

La notizia era stata rilanciata da diversi siti di informazione proprio perché erano stati forniti tutti gli elementi necessari a capire che il provvedimento era stato preso da parte di Facebook. Il social network, tuttavia, conferma che ciò si è verificato, ma adesso specifica meglio il bersaglio del provvedimento: non un post della Lega, ma uno di commento a un post originario della Lega stessa. Un qui pro quo che ha sollevato diverse perplessità.

Immediato il commento di Matteo Salvini, che non ha esitato a esporre pubblicamente l’immagine di Stephen Ogongo, accusandolo di aver diffuso una falsa notizia: «Non sanno piú cosa inventarsi! Il signor Stephen Ogongo ha affermato di aver ottenuto la rimozione di post pubblicati dalla pagina Facebook della Lega per “incitazione all’odio”… E tanti “giornaloni” (ad esempio La Repubblica) hanno lanciato la notizia come vera».

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