Tra le mail degli uffici del Comune di Roma si fa la lista dei bambini «etnia rom»
10/12/2018 di Enzo Boldi
Si tratta di una comunicazione interna tra gli uffici del Comune, ma il titolo di quella mail inoltrata tra il personale del Campidoglio è quantomeno inopportuna. Una lista di «alunni di etnia rom senza Isee» – questo il titolo del contestato messaggio di posta elettronica – è l’oggetto della discussione. Una scelta che ha tutti i crismi della discriminazione, anche se dal Comune di Roma sottolineano come si tratti di una comunicazione che doveva rimanere interna e non destinata al pubblico.
A riportare la vicenda è il quotidiano La Stampa che racconta come la comunicazione – via posta elettronica – presenti una lista di tutti quei bambini che non hanno presentato la documentazione Isee e sono stati iscritti alle mense scolastiche delle scuole pubbliche romane con la quota contributiva massima. L’elenco è stato compilato dall’Ufficio quote contributive del XII Municipio che qualche giorno fa l’ha inoltrata al Segretariato sociale. Poi la mail è entrata in possesso degli assistenti sociali che hanno denunciato l’accaduto.
La lista degli studenti di «etnia rom» stilata dal Comune di Roma
La questione portata alla luce dagli assistenti sociali non è tanto la legittimità di quella lista, ma la categorizzazione e la suddivisione che è stata fatta, attraverso l’etichetta «etnia rom». Una scelta che è stata definita «impropria e stigmatizzante», nonostante si tratti di una comunicazione interna. Ed è proprio quest’ultima la giustificazione che lo stesso Comune ha provveduto a fornire attraverso una nota ufficiale.
La riposta del Campidoglio che non cambia la sostanza
«Si tratta di una procedura interna, tra l’ufficio scuola e i servizi sociali del Municipio – si legge nella nota ufficiale del Comune di Roma -. Esattamente come gli altri alunni, tale procedura interna è infatti necessaria per conoscere chi sia in carico ai servizi sociali e può quindi avere delle esenzioni nel pagamento della mensa piuttosto che risultare moroso. L’elenco dei bambini è stato stilato esclusivamente sulla base dell’appartenenza allo stesso domicilio, cioè il campo La Monachina. Tra l’altro si tratta di uno dei due campi dove si sta intervenendo per il superamento, così come previsto dal Piano dell’amministrazione capitolina. Relativamente alla trasmissione all’esterno di dati che riguardano minorenni, dalla relazione richiesta al Municipio sarà possibile accertare eventuali violazioni». Ma la sostanza non cambia, anzi.
(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MEO)