Salvini provoca sul dl omofobia: «Allora facciamo una legge contro l’eterofobia»

01/07/2020 di Enzo Boldi

Il centrodestra continua a scagliarsi contro la legge Zen-Scalfarotto, il cosiddetto dl omofobia. Il senatore Pillon continua a demonizzare la proposta depositata parlando di limitazione e censura della libertà di espressione di pensiero. Poi c’è anche Matteo Salvini che non perde occasione per fare proposte fuori luogo. L’ultima, sempre seguendo quel senso di avversione per il decreto legge, è quella di creare anche una legge contro l’eterofobia.

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«Se viene picchiata o perseguitata una persona, sia che sia omosessuale che eterosessuale, chi lo fa deve andare in galera – dice Matteo Salvini -. Non capisco perché se vengo picchiato io deve essere diverso da un altro. Allora presentiamo anche una legge contro l’eterofobia». Insomma, il segretario della Lega non riesce a capire il nesso dell’aggravante: una persona malmenata e picchiata solo per il suo orientamento sessuale non può essere paragonata ad altre fattispecie di reato.

Eterofobia, l’ultima trovata di Matteo Salvini

I tasselli che mancano a chi critica questo provvedimento sono molti. Perché se gli esponenti di Centrodestra, Matteo Salvini in primis, sottolineano quotidianamente eventi come il gatto ucciso e cotto o il pappagallo colpito alla testa – atti deprecabili compiuti da stranieri – non riescono proprio a parlare (attraverso i loro attivissimi profili social) delle numerose e continue aggressioni a persone ‘colpite’ solamente per il proprio orientamento sessuale. Scelte idealistiche che poi sfociano in proposte fuori luogo e contesto come la provocazione della legge contro l’eterofobia.

Il dl omofobia

L’atteggiamento di Salvini – e del centrodestra – è il sintomo di chi non riesce a vedere un enorme problema che è davanti agli occhi di tutti, nel nostro quotidiano. Minimizzare quel che accade a molte persone solamente per aver espresso il proprio orientamento sessuale non è un bell’esempio. Ma la politica continua a seguire solamente voti, senza mai immedesimarsi nelle vere problematiche dei cittadini. E non quelli dei bagni di folla elettorali.

(foto di copertina: da profilo Instagram di Matteo Salvini)

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