Enrico Ruggeri dice che l’Anticristo è incarnato da 15 persone che decidono chi sarà il presidente Usa
10/12/2018 di Redazione
Enrico Ruggeri è uno dei pilastri della musica italiana. Il suo ritorno con i Decibel – il gruppo che lo rese noto al grande pubblico – è stato salutato anche dala partecipazione al Festival di Sanremo di quest’anno e dalla produzione di un album che si intitola l’Anticristo. Stando a quanto dichiarato al quotidiano La Verità, tuttavia, si scopre che l’Anticristo per Ruggeri non è una metafora o un’allegoria. Ma qualcosa di realmente esistente.
La teoria di Enrico Ruggeri sull’Anticristo
«L’Anticristo – dice Ruggeri – è un protocollo comportamentale: siamo fermamente convinti che ci sia una decina o quindicina di persone che si trova da qualche parte e decide chi sarà il presidente degli Stati Uniti, il cancelliere della Germania, quando scoppierà la prossima bolla finanziaria, quando inizierà il nuovo flusso migratorio».
Una vera e propria dottrina complottista, che Ruggeri fa passare come ‘protocollo comportamentale‘. Enrico Ruggeri, infatti, non conosce i nomi e i cognomi di questa sorta di loggia massonica mondiale che decide le sorti dell’intera umanità. «Non sono famosi, vivono in maniera monacale – dice Ruggeri -. Il loro interesse è modificare gli assetti mondiali. Questo per noi è l’Anticristo». Un Anticristo che, a quanto pare, ha come obiettivo quello di abbassare la consapevolezza della gente.
Il complotto dell’Anticristo svelato da Enrico Ruggeri
Insomma, questa teoria di Enrico Ruggeri ricorda molto da vicino quello che, sui social network, si dice molto spesso del milionario George Soros, con tutte le bufale sulla sua idea di voler sovvertire l’ordine mondiale.
La sua analisi politica si estende a quella musicale. Oggi, c’è qualcuno – secondo Ruggeri – che decide persino che musica dobbiamo ascoltare. Un tempo c’era John Lennon, oggi ci sono gli One Direction: «Ora – dice Ruggeri – cantanti e artisti non hanno più peso sull’opinione pubblica e sono tutti omologati». Trovata di marketing per spingere il suo disco in uscita o credo convinto di un autore che si è sempre distinto per le sue posizioni originali.
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI