Perché Enrico Letta ha dedicato i premi Oscar a Matteo Salvini
25/02/2019 di Gaia Mellone
Anche i premi Oscar possono essere politici, anche oltreoceano. Dopo la vittoria di Rami Malek e Mahershala Ali, rispettivamente premiati come miglior attore protagonista e non protagonista, arriva anche l’endorsement di Enrico Letta, che dedica le loro vittorie a Matteo Salvini.
Perché Enrico Letta ha dedicato gli Oscar di Bohemian Rapsody e Green Book a Matteo Salvini
Nel suo discorso di ringraziamento, Rami Malek ha menzionato il fatto di essere «il figlio di un immigrato» e un «americano di prima generazione». Una similitudine con il personaggio che gli è valso la vittoria: Freddy Mercury, all’anagrafe Farrokh Bulsara, infatti era figlio di indiani e nato a Zanzibar, e lì aveva vissuto i primi anni della sua vita prima di trasferirsi in un primo momento in India e poi nel Regno Unito, dove divenne il frontman dei Queen. L’altro premio citato da Enrico Letta, è invece quello di Mahershala Ali per il suo ruolo in Green Book. L’attore interpreta Tony Lip, un musicista di colore che tocca l’apice della sua carriera negli anni ’60, quando in America il razzismo è ancora molto forte. Green book infatti è un riferimento al Negro Motorist Green Book, una guida per i viaggiatori afroamericani. Insieme a Viggo Mortesen, che interpreta Tony Vallelonga il suo autista italo-americano, affrontano la strade degli stati del Sud, tra applausi ai concerti e discriminazione. Insomma: due storie di tolleranza e integrazione, dove il talento prevale sul colore della pelle. E Enrico Letta ha voluto mandare proprio questo messaggio al ministro dei porti chiusi.
Enrico Letta dedica gli Oscar a Matteo Salvini, ma non colpisce nel segno
Il collegamento, per quanto inaspettato, ha il suo senso. Nella notte della cerimonia degli Academy Awards, Enrico Letta su twitter scrive: «Vorrei dedicare la vittoria di GreenBook e RamiMalek a Matteo Salvini». «La scena in cui l’italiano immigrato Tony Vallelonga si fa dare dell’ “italiano-mezzo negro” dal poliziotto razzista dell’Alabama andrebbe proiettata nelle nostre scuole» aggiunge nel suo cinguettio l’ex primo Ministro. Il ministro dell’Interno non ha risposto, ma i follower di Letta non hanno gradito il paragone. «Ma di solito le dediche non le fanno i “titolari” delle vittorie?» si legge in un dei primi commenti, «Andrebbero proiettate le immagini in cui italiani e irlandesi erano in quarantena ad Ellis Island e mai si sarebbero sognati di denunciare il governo statunitense per essere stati trattenuti illecitamente» ricorda un altro utente, e ancora: «francamente non vedo alcun nesso tra i premi Oscar e le politiche del Governo», « Come al solito se non parli di razzismo non fai notizia», «e gnente, non ce la fate proprio, continuate ad essere i migliori spin di Salvini». Ovviamente, c’è anche qualcuno che twitta l’immancabile ritornello «Stai sereno….».
Vorrei dedicare la vittoria di #GreenBook e #RamiMalek a @matteosalvinimi. La scena in cui l’italiano immigrato Tony Vallelonga si fa dare dell’ “italiano-mezzo negro” dal poliziotto razzista dell’Alabama andrebbe proiettata nelle nostre scuole. #Oscar #Italia
— Enrico Letta (@EnricoLetta) February 25, 2019
(credits immagine di copertina: Ansa/Emilio Andreoli)