L’attaccante della Juve donne: «Entravo nei negozi e il proprietario si aspettava che rubassi qualcosa»

Eni Aluko è – per un’altra partita ancora – una delle attaccanti della Juventus donne, detentrice del titolo della Serie A femminile. Il suo racconto al quotidiano The Guardian spiega molte cose sul nostro calcio, sul clima che si respira in Italia e di come il nostro Paese venga visto all’estero. Eni Aluko ha spiegato che a Torino si è trovata molto bene, in una squadra che ha affrontato con entusiasmo il nuovo progetto, che le ha offerto tutto il possibile e che le ha dato tantissime soddisfazioni.

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Eni Aluko e la sua esperienza negativa negli ultimi sei mesi in Italia

Tuttavia, ha sottolineato che gli ultimi sei mesi a Torino sono stati difficili. Secondo lei, la città è almeno 20 anni indietro rispetto alle più importanti capitali europee. In gran parte, ciò è dovuto all’atteggiamento che è stato utilizzato nei suoi confronti. «Non è semplice – ha raccontato – entrare in un negozio e vedere il commerciante che ti guarda come se tu stessi per rubare qualcosa. All’aeroporto senti di essere trattata come Pablo Escobar, per via dei tanti cani anti-droga che ti circondano».

Perché Eni Aluko lascerà l’Italia con sei mesi di anticipo

Eni Aluko ha ammesso di non aver avuto problemi personali con il razzismo, ma di aver risentito del clima generale presente in Italia in proposito: «C’è un problema da questo punto di vista nel calcio italiano – ha detto l’attaccante della Juventus donne -. Mi preoccupano soprattutto le risposte che stanno dando i presidenti delle squadre di calcio e i loro tifosi, che reputano il razzismo negli stadi come una parte integrante del tifo».

La ragazza, classe 1987, è di origini nigeriane naturalizzata britannica. Attaccante, in bianconero ha giocato spesso sulla fascia, riuscendo comunque a totalizzare 14 gol in 22 presenze. Nel Chelsea ha vissuto gran parte della sua carriera, collezionando coppe e trofei nazionali in bacheca. Soltanto nell’ultimo anno, con la Juventus, è stata in grado di vincere uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.

Eni Aluko ha deciso, nonostante tutto, di interrompere anzitempo il suo contratto con la Juventus femminile. La calciatrice, in Italia da 18 mesi, aveva un contratto che ne sarebbe durato ancora altri sei. Ma adesso ha preferito tornare in patria, dedicarsi a un progetto con Amazon e ad altre iniziative editoriali per promuovere il movimento del calcio femminile. L’Italia le resterà nel cuore, a modo suo. Soprattutto a causa dei suoi tanti difetti.

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