Emmanuel Macron ha tagliato l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole francesi

Tra pochi giorni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella farà visita ad Amboise, per celebrare insieme a Emmanuel Macron il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, che si spense nel 1519 proprio nel comune francese. Tra Italia e Francia però le tensioni non sembrano essersi placcate, nemmeno sul piano culturale: in un generale ridimensionamento scolastico infatti il governo ha disposto un taglio netto alle cattedre di italiano.

Emmanuel Macron ha tagliato l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole francesi

Secondo quanto riportato da Agrégation, canale che consente l’insegnamento all’interno dei licei, i posti per le cattedre di italiano sarebbero stati dimezzati, e per il 2019 ne sarebbero stati previsti soltanto cinque. Nelle scuole medie invece, secondo il Capes, il numero di cattedre è stato ridotto da 28 a 16, in contrasto con gli anni precedenti: «erano ancora 35 nel 2016, 2015, 2014, e 64 nel 2013» viene riportato nel documento.

Ecco perché un nutrito numero di firmatari (dopo pochi giorni sono state superate le 3500 fine) ha siglato un documento di denuncia che parla di una «caduta senza precedenti», che sarebbe in netto contrasto con l’interesse degli studenti francesi ad imparare la lingua d’oltralpe e approfondirne la conoscenza. Secondo l’appello lanciato per il ripristino delle cattedre si tratta di una «politica vessatoria», e questo taglio metterebbe a repentaglio l’insegnamento della lingua italiana che «rischia di deperire in maniera grave a causa delle scelte del governo», come dichiarato da Jean-Luc Nardone, docente a Tolosa e presidente degli italianisti francesi. Non solo denuncia ma anche proposte concrete, come quelle di ripristinare le cattedre e coprire in maniera più omogenea le scuole in tutto il territorio francese, per andare incontro ai tanti studenti che manifestano Emanuel Macron ha cancellato l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole francesi per la lingua di Dante, sopratutto nell’ambito universitario per poter sopperire alla mancanza nell’educazione superiore. L’appello ha raccolto intellettuali francesi ed italiani, tra cui Andrea Camilleri, Gianni Biondillo e Antonio Moresco. Si sono uniti alla causa anche l’attore Ascanio Celestini e la regista Emma Dante, insieme agli storici Luciano Canfora e Carlo Ginzburg e agli studiosi di linguistica Paolo Fabbri e Raffaele Simone.

(credits immagine di copertina:  © Julien Mattia/Le Pictorium Agency via ZUMA Press)

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