Emma Bonino ha un malore e i social vomitano il solito odio

La storia si ripete, purtroppo. Negli ultimi tempi è diventata quasi una routine trovare sui social utenti con la bava alla bocca (o alle dita) pronti a lasciare commenti sferzanti – oltre il limite della decenza – sotto notizie che riportano malori, ricoveri o stati di salute non eccelsi di coloro i quali sono stati messi nel mirino e nella categoria di ‘nemici politici’. L’ultima a finire sotto questa etichetta – e vittima dell’oramai consueto hate speech dei social – è stata Emma Bonino.

Partiamo dalla notizia più importante. Emma Bonino ora sta bene. Avevano fatto preoccupare le sue condizioni di salute dopo un malore avuto durante l’Assemblea Nazionale di +Europa a Roma. Durante il suo discorso era apparsa in difficoltà, poi si è accasciata a terra ed è stata soccorsa sul posto. Per fortuna l’ex ministro degli Esteri (ora senatrice) si è ripresa ben presto e non ha dovuto richiedere l’intervento del 118. Uno spavento per lei e per tutte le persone accorse all’evento, ma alla fine nulla di grave nonostante le sue condizioni di salute non siano eccelse da diverso tempo. A questa, che è la notizia principale, si affianca la vergogna dei social.

Gli insulti social a Emma Bonino

«Ho no (scritto proprio così, con il verbo avere al posto dell’esclamazione ‘oh’, ndr) avreste dovuto aspettare ancora un po’ forse ci sarebbe rimasta». Oppure: «Prima possibile vai all’inferno. Il tuo posto giusto». Questo è il tenore di molti commenti apparsi sotto l’articolo pubblicato da La Repubblica sul malore di Emma Bonino di domenica a Roma. La denuncia social arriva direttamente dal profilo ufficiale di +Europa.

 

I complottisti e George Soros

Ovviamente non potevano mancare i riferimenti a George Soros o ai complottisti della prima ora che ritengono – evidentemente dall’alto di un’esperienza personale inattaccabile – che il malore di Emma Bonino sia stata una messa in scena. Il motivo? Per non essere andata in ospedale. Certo, perché un abbassamento di pressione (di questo si è trattato) deve per forza prevedere il ricovero. Come al solito, purtroppo, è stato sdoganato l’insulto libero: quando non si hanno idee per contrastare chi la pensa diversamente ci si richiude all’interno della propria viltà.

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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