Social in polemica contro Emrata per non aver indossato il reggiseno alla marcia contro Brett Kavanaugh
08/10/2018 di Gaia Mellone
Emily Ratajkowski è stata arrestata, e poi rilasciata, per aver preso parte alla manifestazione contro la candidatura di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, confermata nel weekend. La modella e attrice era scesa in strada insieme alla collega Amy Schumer e altre centinaia di donne per difendere i diritti delle donne e delle vittime di molestie sessuali. Il suo impegno di attivista però è stato messo in discussione da una scelta di abbigliamento: non indossava il reggiseno. Non è la prima volta che questo tipo di polemica prendono piede nella discussione sulla colpevolezza di Brett Kavanugh: era successo anche ad Alyssa Milano, criticata per aver indossato un abito troppo scollato durante l’audizione.
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Emrata non indossa il reggiseno, la polemica sui social
Alla notizia del suo arresto, molti utenti sui social hanno espresso solidarietà a Emily Ratajkowski, ma tra le voci di consenso si è anche sollevata una forte polemica. La modella è stata accusata di non essere credibile nel ruolo di difesa delle donne molestate, perché durante la marcia di fronte al Senato non indossava un reggiseno. Emily indossava una canotta bianca e dei jeans larghi, e probabilmente non aveva dato alcun peso alla scelta del suo outfit. Non doveva andare a una sfilata, ad un’evento o ad un’inaugurazione, quindi il suo abbigliamento non era importante. Nella foto che ha condiviso su Twitter e Instagram, Emily alza un cartello con scritto «Rispetta le donne o aspettati la nostra resistenza» ma molti utenti si sono concentrati più sull’assenza del reggiseno. «Si, posso vedere come si sia vestita in segno di rispetto», «Credo di aver visto un capezzolo!», «intanto ti vesti per attirare l’attenzione degli uomini…» sono solo alcuni dei commenti di risposta. A queste polemiche, Ratajkowski ha risposto sempre via social: «Smettetela di dirmi come vestirmi o cosa fare con il mio corpo, grazie» allegando uno screenshot di una frase di @naomirwolf e aggiungendo «indosso quello che mi pare per la nostra rivoluzione». Nell’immagine, le parole della fondatrice di Daily Clout: «noi meritiamo il rossetto, se lo vogliamo, e la libertà di parola; meritiamo di essere sensuali e serie- o qualsiasi cosa vogliamo; abbiamo il diritto di indossare stivali da cowboy per la nostra rivoluzione». La modella ha poi fissato in cima al suo profilo un vecchio tweet scritto nel novembre 2016 ma più che mai attuale: «Le donne decidono quando e come vogliono condividere il loro corpo e la loro sensualità».
Stop telling me how to dress or what to do with my body, thanks. As @naomirwolf puts it, I’ll wear whatever I want to OUR revolution. pic.twitter.com/5N6kyIu692
— Emily Ratajkowski (@emrata) October 6, 2018
Emily Ratajkowski viene accusata anche di non essere la persona più adatta a parlare di molestie per essere stata una delle protagoniste del video musicale “Blurred Lines” di Thicke, che nell’opinione generale viene vista come una sorta di giustificazione dello stupro per le frasi come “i know you want it”, “so che lo vuoi”, e per il video che mostra ragazze in topless che ballano sensuali. A questo proposito Emrata, come viene chiamata sui social, non ha detto nulla.
Hey aren’t you seen in the music video for “Blurred Lines,” which was deemed to have “kinda rapey” lyrics? And one of the “most controversial” songs of all time? #KavanaughVote pic.twitter.com/LMYU8v4AI0
— Ross Kecseg (@rkecseg84) October 8, 2018
Emrata non indossa il reggiseno, la difesa della collega e amica Amy Schumer
A difesa della sua “partner in crime”, come l’ha definita errata, anche Amy Schumer ha voluto dire la sua, sempre via social. «Tanto per cominciare, neanche io indossavo il reggiseno – scrive l’attrice comica nella caption della sua foto su Instagram – Emily si è sacrificata per combattere per proteggere i diritti delle donne di fare quello che vogliono con i loro corpi». »I vostri commenti sono sinonimi del dire che ciò che una donna indossa riveli un cattivo comportamento. Avete scritto gli stessi tweet infuriati a, non so, qualcuno che ha compiuto molestie sessuali?» continua l’attrice, difendendo la veridicità della testimonianza di Christine Baisley Ford contro Brett Kavanaugh, «Dobbiamo votare. Dobbiamo convincere a farlo anche i nostri amici e parenti. Non mi sento arrabbiata, Mi sento emozionata e pronta a combattere. Il cambiamento sta arrivando. E tutti mi dicono di perdere peso. Prima tu».
https://www.instagram.com/p/BomVQLIlJah/?hl=it&taken-by=amyschumer
(credits immagine: foto condivisa su Instagram da @emrata)