Emilio Fede è dispiaciuto di non poter andare in prigione dopo la condanna per induzione alla prostituzione
08/05/2018 di Andrea Mollica
Emilio Fede ha affermato di voler andare in carcere anche se a causa della sua età avanzata non potrà andarci. L’ex direttore del TG4 è intervenuto al programma ECG, il condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, rimarcando il suo desiderio di essere incarcerato.
Emilio Fede è dispiaciuto di non poter andare in prigione dopo la condanna
«Se dovessi essere condannato in terzo grado vorrei andare in galera, anche se non posso andare in prigione, pur volendo. Vorrei occuparmi di prigioni, di quelli che sono stati condannati senza aver fatto nulla. Voglio andare in carcere, stare con chi soffre chissà quale tipo di ingiustizia. Però credetemi e lo dico con piena onestà, io non ho fatto nulla. I signori della corte, comunque, non avranno questa gioia. In carcere a 87 anni non ci posso andare», ha dichiarato Fede.
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Nel corso dell’intervista a Radio Cusano Campus Emilio Fede ha criticato la sentenza per la quale è stato condannato, insieme a Nicole Minetti a 4 anni e 7 mesi di prigione, per il reato di induzione alla prostituzione commesso nei confronti di Imane Fadil, Ambra Battilana e Chiara Danese, portate dal giornalista nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi, nelle serate diventate celebri col nome di Bunga Bunga. Secondo il giornalista la condanna non avrebbe senso, visto che le tre donne facevano già le prostitute.
Fede sostiene che non andrà in carcere, ed è probabile che abbia ragione, anche se non sicuro. Non esiste in realtà un limite per l’imprigionamento delle persone, anche se sopra i 70 anni i condannati o gli accusati sono portati in carcere solo in casi di reati particolarmente gravi. Visto che probabilmente, anche in caso di conferma della condanna, Emilio Fede avrà una ulteriore riduzione della pena è ragionevole pensare che il direttore del TG4 non andrà mai in carcere.