Il riserbo della famiglia di Emanuele Severino: la notizia della sua morte diffusa solo a funerali conclusi

21/01/2020 di Redazione

Emanuele Severino era una delle menti a cui l’Italia, probabilmente, doveva di più. Per la portata dei suoi studi filosofici, per il modo di interpretare il presente partendo dai presupposti del pensiero antico (dai greci, fino ai filosofi contemporanei), per le questioni che ha lasciato aperte grazie alla sua visione della politica e al suo rapporto con l’istituzione cattolica. Era anche una persona molto riservata, con una famiglia che – fino alla fine – ha rispettato la sua volontà. La morte del filosofo risale al 17 gennaio 2020, ma la notizia della sua dipartita è stata diffusa soltanto nel pomeriggio del 21 gennaio, quando i funerali si erano appena conclusi.

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Emanuele Severino è morto

Un capitolo incredibile di una storia lunghissima e vissuta sempre in relazione al suo sapere accademico. Di lui si ricorderanno senz’altro gli studi sull’Essere di Parmenide, ma anche per la sua riflessione sulla modernità, per i rimproveri alle dottrine assolutistiche del Novecento in quanto espressioni del dominio delle macchine, per le sue divergenze con il mondo cattolico.

Docente all’Università Cattolica di Milano – da cui fu allontanato per alcune divergenze – l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università San Raffaele di Milano. Negli ultimi tempi è stato anche collaboratore del Corriere della Sera.

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