La dj Ema Stokholma denuncia chi l’ha filmata sotto la gonna: «Anche chi è testimone deve denunciare, non minimizziamo»

Ema Stokholma è una celebre dj francese con cittadinanza italiana che ha denunciato senza paura una molestia subita lanciando,al contempo, un messaggio molto importante. La giovane donna ha raccontato di essere stata filmata mentre lavorava, durante le prove del dj set in programma per la festa di San Giovanni alla Mole Antonelliana di Torino. Ema si è resa conto di essere filmata da un cellulare appositamente posizionato in modo da riprenderle le parti intime.

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«Almeno una decina di minuti di video delle parti intime sotto la gonna»

La giovane, resasi conto di quanto stava accadendo, ha preso il cellulare constatando che il filmato che la riprendeva stava durando da dieci minuti e che – sullo stesso smartphone – era presente anche il filmato di un’altra ragazza ripresa nelle stesse condizioni, lei con i pantaloni. Con un coraggio che – purtroppo, ma senza colpa – non appartiene a tutti coloro che vengono molestati, Ema ha fatto presente la questione alle persone che erano lì con lei. Scoperto il possessore del telefono, lo ha denunciato. Nel video in cui denuncia l’accaduto fa anche una riflessione, lanciando un appello molto importante.

«Denunciate sempre, anche se siete solo testimoni»

«Quando l’ho fatto notare mi hanno detto di sorriderci su, che non fosse grave. Trovo molta leggerezza intorno a me. Come se non fosse successo nulla. Invece è una cosa grave. È una cosa da denunciare. Anche i testimoni devono indignarsi». Ema chiarisce che la vittima deve denunciare sempre, senza farsi prendere dal senso di pietà. In questo caso, per esempio, la persona denunciata potrebbe perdere il lavoro. Non facendolo, però, magari tra qualche tempo potrebbe fare la stessa cosa a un’altra persona o anche peggio. E questo sarà dipeso anche dal fatto che non avete denunciato, chiarisce la giovane. La ragazza ha condannato anche l’atteggiamento con il quale l’accaduto è stato accolto dalle persone presenti, come se si trattasse di un episodio non così grave. Non solo è grave, insiste Ema nel video, ma chi è testimone di fatti del genere dovrebbe schierarsi con la vittima della molestia e denunciare, non minimizzare.

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