Ellen Pompeo non vuole «incolpare le vittime» di Weinstein ma «un tango si balla in due»

Sta facendo il giro del web un video di Ellen Pompeo intervistata che parla della sua persona esperienza con Weinstein. Alla domanda sulle dinamiche di Hollywood che i movimenti Time’s Up e Mee Too hanno contribuito a cambiare l’attrice, celebre per il ruolo di Meredith Grey in Grey’s anatomy, ha risposto in maniera discutibile, facendo quasi sembrare che le donne debbano aspettarsi di essere molestate.

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Le parole di Ellen Pompeo su Weinstein


«Per ballare un tango si deve essere in due»: queste le parole di Ellen Pompeo, che chiarisce come – secondo la sua opinione – «noi – in riferimento alle donne – dobbiamo assumerci delle responsabilità, anche se non tutte». L’attrice prosegue chiarendo la sua posizione: «Non è per incolpare le vittime, è solo per dire che sono entrata in una stanza con Harvey Weinstein. Mi sono seduta a un tavolo con lui e abbiamo avuto una conversazione di un paio di ore e mezza. Non mi ha mai detto nulla di inappropriato né fatto avances fisiche di nessun tipo». Continua: «Ero stata mandata da lui tramite un agente, l’incontro è stato fatto nel bel mezzo della giornata. Non ho pensato ci fosse nulla di strano. Non sarei entrata in quella stanza di notte. Se avesse fatto qualcosa gli avrei spaccato in faccia un bicchiere di vetro». Pompeo conclude il discorso cercando di affermare un punto: «Sta tutto in quello che vogliamo tollerare, nella nostra autostima, nei compromessi che siamo disposte a fare per piacere, per essere amate e accettate. In quanto vogliamo entrare nello showbusiness».

La reazione del web alle parole di Ellen Pompeo

Quanto detto dall’attrice di Meredith Grey non è stato preso bene dai fan. Su Twitter sono moltissime le persone che l’anno accusata di superficialità. Il punto è: non è il solo fatto di essere donna in cerca di lavoro come attrice che entra in una stanza di un famoso produttore a rendere normali le avances. Per Ellen Pompeo sono le donne che devono dire no alle molestie, non mostrarsi disposte a subirle perché – come si intende dalle sue parole – lei non lo ha fatto e sarebbe stato questo a non dare a Weinstein la possibilità di fare avances. Il discorso, però, è più ampio; ragionando in questo modo non arriveremo mai a creare un mondo in cui le molestie e le richieste sessuali alle donne non siano date per scontate e all’ordine del giorno nelle dinamiche lavorative in cui sono gli uomini a detenere il potere.

(Immagine copertina dall’intervista a Ellen Pompeo)

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