Viaggio nell’Emilia-Romagna alla vigilia delle elezioni – Tappa 3: terremoto

Era il 20 maggio 2012 quando l’Emilia-Romagna è stata colpita da una scossa di terremoto fortissima, quella di magnitudo 6.1 delle ore 04:03. L’epicentro è stato localizzato nel territorio di Finale Emilia, in provincia di Modena. La scossa non è stata isolata – preceduta e seguita da altre di minore intensità – fino a che il 29 maggio alle ore 09:00 è arrivato il secondo, forte terremoto. L’intensità di poco minore rispetto alla prima scossa, 5.9, ha creato molti disagi e panico nelle province di Modena, Ferrara, Bologna, Mantova, Reggio Emilia. Secondo i dati della regione il sisma ha causato 29 vittime, 390 feriti e un totale di 41 mila persone sfollate per via delle abitazioni crollate o rese inagibili. Ci siamo recati nel comune di San Felice sul Panaro, epicentro del terremoto del 29 maggio, per vedere com’è oggi la situazione e quali sono gli umori appena prima delle elezioni Emilia-Romagna.

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Terremoto Emilia-Romagna oggi: qual è la situazione a San Felice sul Panaro?

I terremoti del 20 maggio e del 29 maggio 2019 hanno causato moltissimi danni sia alle aziende che alle abitazioni private. La stima dei danni fatta parla di 12 miliardi e 202 milioni di euro di euro nella regione, per la maggior parte alle attività produttive. Anche patrimonio storico, edifici religiosi e servizi pubblici e infrastrutture sono stati gravemente compromessi in alcuni casi. Che ne è di San Felice sul Panaro, uno dei comuni emiliani maggiormente colpiti dal tragico evento? Le immagini ci restituiscono un comune il cui centro storico porta ancora segni evidenti di quanto accaduto. La Rocca estense, cuore della cittadina, ha visto l’apertura dei cantieri per il restauro in questo periodo. Tutte le attività commerciali del corso principale sono state spostate a qualche centinaia di metri da dove erano prima, così come la chiesa del comune, ricostruita vicino alla zona dei negozi. San Felice sul Panaro si è rialzata in piedi egregiamente nonostante, andando in giro, le cicatrici di quanto accaduto siano evidenti non solo sugli edifici.

Elezioni Emilia-Romagna: chi vota San Felice?

Tra le strade della cittadina abbiamo intervistato persone vicino ai cantieri e ai nei negozi cercando di capre quale sia il vento che tira nel comune in provincia di Modena. San Felice sul Panaro alle elezioni comunali dello scorso anno ha scelto una lista civica di destra. Si tratta quindi di uno di quei comuni emiliano-romagnoli che, nonostante il passato rosso della regione, hanno scelto di cambiare direzione. Vedremo se alle prossime elezioni regionali Emilia-Romagna la scelta degli abitanti di San Felice sarà Lucia Borgonzoni o se, al contrario, basandosi su quanto realizzato dalla giunta di Stefano Bonaccini in questi anni opteranno per una riconferma. Il grande merito nella ricostruzione post-terremoto gli abitanti di San Felice lo attribuiscono ai commercianti: «sono stati loro a contribuire». L’impegno della regione viene riconosciuto, anche nell’ambito della quota mensile per gli asili. Parlando dei fondi per la ricostruzione degli edifici dopo il terremoto, invece, sono molte le persone che pensano che parte del denaro sia stato utilizzato in maniera impropria: «ci sono persone che, a partire da un semplice casolare, si sono costruite quattro o cinque appartamenti che tra qualche anno possono rivendere o si sono creati per loro abitazioni».

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