Salvini: «Valuteremo elezioni anticipate prima di settembre»

06/08/2019 di Enzo Boldi

Solo qualche mese Lega e Movimento 5 Stelle accusavano la stampa di aver inventato fantomatiche crisi di governo per via delle quotidiane liti all’interno della maggioranza. Da quei giorni – precedenti alla scadenza del 26 maggio e delle Elezioni Europee – di acqua ne è passato sotto i ponti, così come di punzecchiature, insulti e minacce proprio tra le due forze che guidano l’Italia. Oggi, a poco più di un anno dalla creazioni di questo essere eterogeneo gialloverde, Matteo Salvini è tornato a evocare le elezioni anticipate. E la valutazione avverrà nei prossimi giorni.

«Oggi tutti hanno chiesto di fare bene e in fretta – ha detto il ministro dell’Interno riferendosi all’incontro con le parti sociali al Viminale -. Se riusciamo, facciamo. Altrimenti se dobbiamo lentamente inseguirci, rimbeccarci, polemizzare, no. Non siamo incollati alle poltrone. Sia chiaro a tutti. Non sono incollato alla poltrona». Rispondendo a una domanda sull’ipotesi di elezioni anticipate, lo stesso vicepremier leghista ha sottolineato: «Questo lo vediamo da qui a breve, anche prima di settembre».

Salvini rievoca lo spettro delle elezioni anticipate

Oggi, infatti, al Senato si vota sulla mozione Tav, con il Movimento 5 Stelle che ha presentato una mozione per bloccare l’opera, almeno dal punto di vista parlamentare dato che il governo – per volontà dello stesso Giuseppe Conte – ha ufficializzato l’impegno dell’Italia per il completamento dell’opera che porterà l’alta velocità tra Torino e Lione. E su questo Salvini non ha dubbi: «Ho passato sei ore a sentire tutti che c’è bisogno di infrastrutture. Voteremo qualunque mozione sostenga il futuro, la crescita, il progresso, la mobilità sostenibile e mi stupisce che nel 2019 c’è ancora qualcuno che invece di andare avanti vuol tornare indietro».

La pace che non c’è

E le distanze sono ancora più accese quando accusa altri ministri pentastellati: «Il ministro Costa insiste a dire che se in Campania bruciano i rifiuti per strada è colpa mia. Ma smaltimento dei rifiuti non è di competenza del ministro dell’Interno. Io posso mandare i poliziotti a controllare gli impianti ma i rifiuti li devi valorizzare o trasformare in energia, se li lasci in mezzo alla strada è normale che qualcuno te li bruci. È una critica surreale, come quelle recenti dei ministri Bonafede o Toninelli».

(foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

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