L’Assessora Donazzan e i commenti social bloccati dopo la morte di Cloe Bianco
Il suicidio della donna transgender di Belluno ha fatto riemergere le parole della rappresentante di FdI in Veneto. Gli utenti si erano riversati sulle sue pagine per accusarla
17/06/2022 di Enzo Boldi
Disse di essere «schifata» dalla scelta di Cloe Bianco di presentarsi a scuola per fare coming out e dire ai suoi studenti, quelli dell’Istituto Scarpa di San Donà di Piave, di non essere più Luca Bianco. Poi ribadì il concetto condividendo la lettera di protesta di uno dei genitori dei giovani che, nel 2015, frequentavano quella scuola veneta. Poi, sette anni dopo, quella professoressa ha deciso di porre fine alla sua vita, dando fuoco al camper in cui viveva – in provincia di Belluno – dopo esser stata prima sospesa, poi demansionata e alla fine allontanata dall’insegnamento. E oggi Elena Donazzan – già all’epoca Assessora all’Istruzione della Regione Veneto, in quota Fratelli d’Italia – ha deciso di bloccare tutti i commenti sulle sue pagine social.
LEGGI ANCHE > La linea dura del Venezia contro l’hate speech sui social
E in questi giorni, proprio dopo questa tragedia, quelle frasi e quelle decisioni prese nel 2015 nei confronti di Cloe Bianco e della scelta di fare coming out presentandosi in quella scuola vestita da donna – rivendicando la sua identità di genere – hanno fatto scattare le polemiche sui social, con Elena Donazzan che – questa mattina – ha detto si essere finita al centro dell’odio online. Intervistata da 24 Mattino – su Radio24 – l’Assessora all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità del Veneto ha detto:
.@DonazzanElena, Assessore istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità Veneto: “Dire che si è omosessuali è una cosa, presentarsi in classe con una parrucca bionda, la minigonna è un’altra. Da tre giorni ricevo minacce di morte dopo l’epilogo della vicenda di #CloeBianco“
— 24 Mattino (@24Mattino) June 17, 2022
E per questo, il suo staff social ha deciso di limitare i commenti su tutte le sue piattaforme social: da Instagram a Facebook, passando anche per i tweet protetti su Twitter.
Come riporta NextQuotidiano, l’Assessora si è difesa dalle accuse mosse sui social: «Dire che si è omosessuali è un’affermazione ma presentarsi in classe con una parrucca bionda, il seno finto, i tacchi e la minigonna, è un’altra cosa. Venne usata allora per dire che era una persona di grande coraggio, e oggi viene usato per fare una polemica politica, perché sono di Fratelli d’Italia». Accuse che hanno portato alla limitazione dei commenti sulle varie piattaforme.
Elena Donazzan ha bloccato i commenti su tutti i suoi profili social
Da alcuni giorni, dunque, i post social di Elena Donazzan non possono essere più commentati dagli utenti. Né quelli nuovi, né quelli passati. Nel frattempo, occorre sottolinearlo, l’Assessora di Fratelli d’Italia in Veneto ha deciso di non utilizzare i suoi canali sulle varie piattaforme per parlare del caso Cloe Bianco. Lo ha fatto solo questa mattina su Radio24, ribadendo quel che già sostenne in passato – nel 2015, quando l’insegnante venne prima sospesa, poi demansionata e alla fine allontanata – accusando la comunità LGBT di aver abbandonato quella donna transgender che qualche giorno fa ha deciso di togliersi la vita.
(Foto IPP/Maurilio Boldrini)