Strage di El Paso: per Trump è colpa di immigrazione e “Fake News”
05/08/2019 di Daniele Tempera

Mentre tutta l’America si interroga, il giorno dopo, sull’odio e sulle cause della carneficina di El Paso, in Texas, dove ieri un ventunenne ha fatto fuoco uccidendo 20 persone e a Dayton, in Ohio, dove, con modalità simili, le vittime sono state nove, Donald Trump sceglie di andare controcorrente, come sempre, a modo suo. Per il presidente americano le cause della strage non andrebbero ricercate nell’ideologia malsana del cosiddetto “suprematismo bianco”, né sullo sconsiderato uso delle armi negli States, ma dalla campagna di “fake news” e d'”odio” scatenata dai media.
The Media has a big responsibility to life and safety in our Country. Fake News has contributed greatly to the anger and rage that has built up over many years. News coverage has got to start being fair, balanced and unbiased, or these terrible problems will only get worse!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 5, 2019
Ma non basta. Nonostante il linguaggio usato su internet dal killer di El Paso fosse fortemente ispirato dal linguaggio utilizzato dallo stesso Trump per appoggiare le restrizioni sull’immigrazione e nonostante sia chiaro a tutti che questo attacco sia frutto della xenofobia ormai dilagante e dalla paranoia della “purezza razziale”, il presidente americano ribadisce su twitter che, ancora una volta, che la chiave di tutto è una nuova e più restrittiva riforma sull’immigrazione.
….this legislation with desperately needed immigration reform. We must have something good, if not GREAT, come out of these two tragic events!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 5, 2019
Dalla figlia Ivanka ai democratici: le altre reazioni
Curiosamente, ma non troppo, sono di tutt’altro tono le dichiarazioni sulla vicenda della figlia del Presidente Ivanka, che non esita a parlare di suprematismo e terrorismo, prendendo così una posizione netta sugli omicidi.
White supremacy, like all other forms of terrorism, is an evil that must be destroyed.
— Ivanka Trump (@IvankaTrump) August 4, 2019
Molto più duro l’intervento di Jerry Nadler, democratico e Presidente della Commissione Giustizia della Camera, che ha paragonato l’intervento di Trump nientemeno che alle risposte date dai nazisti negli anni ’30 per giustificare le violenze contro ebrei e minoranze.
Wow. On @Morning_Joe, @RepJerryNadler says Trump’s response to mass shootings in El Paso & Dayton “reminds me of the 1930s in Germany.”
“What’s connection between background checks & immigration reform? That we have to keep guns out of the hands out of the invading hordes?” pic.twitter.com/CkmZ8CTryd
— Aaron Rupar (@atrupar) August 5, 2019
Il livello dello scontro insomma, non accenna a scendere, nemmeno sull’altra sponda dell’Atlantico.