Venezia, la storica edicola che è finita nel canale: «Dopo 25 anni, ho perso tutto»
13/11/2019 di Gianmichele Laino
Venezia è battuta dalla pioggia e spazzata dal vento. Intorno alle 22 del 12 novembre, si sono concentrate sul canale della Giudecca raffiche superiori ai 100 chilometri all’ora. In quel preciso momento, l’edicola di Walter Mutti, storico rivenditore di giornali di Venezia, si è adagiata su un fianco. Poi, l’acqua ha fatto il resto, facendo precipitare il fabbricato in acciaio pesante all’interno del canale. La scena è stata documentata sui social network dal proprietario.
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Edicola Venezia precipitata nel canale, le parole del proprietario
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— walteredicola (@walteredicola) November 12, 2019
«Non so esprimere le mie sensazioni al momento – dice Walter Mutti a Giornalettismo -, devo ancora riprendermi da quello che è successo ieri sera. La mia edicola è finita nel canale: eppure si trattava di un fabbricato fatto di materiale resistente, con tutti i collaudi in regola. Questo grave episodio si è verificato in un momento in cui ci sono tante scadenze con i pagamenti delle tasse. Adesso vedremo cosa succederà».
L’edicola di Walter Mutti si affaccia proprio sul canale, alle spalle c’è la chiesa di Santa Maria del Rosario, imponente sulle acque. Nei giorni di sole è uno dei punti più trafficati della città, dove i veneziani incontrano i turisti, li guardano negli occhi e consigliano loro il proprio personale itinerario tra le calli cittadine. Ieri, invece, si è trasformato in un inferno.
«Sono qui da 25 anni, ho perso tutto»
«Sono uscito fuori per vedere quello che stava succedendo – ci racconta Walter Mutti -: ho cercato di recuperare il salvabile all’interno dell’edicola, ma poi ho visto che sarebbe stato impossibile. Non sono stato trascinato via per miracolo. Nella stessa zona anche altre due edicole sono state spostate. Ma a nessuna è successo quello che è capitato alla mia».
Walter Mutti fa questo lavoro da 25 anni, portando avanti l’attività ereditata dal padre. È un punto di riferimento non solo per i cittadini di Venezia, ma anche per i turisti, dal momento che emette anche i biglietti per il trasporto pubblico veneziano. «Io ho sempre lavorato quasi esclusivamente con i giornali – ci racconta – perché ho sempre creduto in questa attività di famiglia. Soltanto per il 20% la mia attività è caratterizzata dalla vendita di souvenir e di altri oggetti. Adesso è un po’ come se il mondo mi fosse crollato addosso».
Ma la rete – dove a volte succedono cose bellissime – ha iniziato subito a mobilitarsi. Alcuni amici virtuali dell’edicola di Venezia hanno avviato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFoundMe: «Se potessi li abbraccerei uno a uno – conclude Walter -. Non ci sono parole per ringraziarli: anche le persone che doneranno solo un euro avranno per sempre la mia gratitudine».