Il Corriere della Sera censura la lettera di 60 economisti che hanno criticato Milena Gabanelli

Secondo Milena Gabanelli, che due settimane fa aveva parlato di economia nella sua rubrica sul Corriere della Sera Dataroom, ci sarebbe una ricetta – ideata da alcuni studiosi italiani tra cui Marcello Minenna, Roberto Violi e Giovanni Dosi – per alleggerire il debito pubblico italiano e far sparire lo spread. Peccato che di questa soluzione non ci sia ancora traccia da nessuna parte e che la stessa giornalista del Corriere della Sera abbia risposto di chiedere informazioni in merito ai diretti interessati.

 

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Tuttavia, questa notizia e altre imprecisioni contenute nel servizio di Dataroom – passato agli onori delle cronache anche per il cappellino nazista con cui veniva identificata iconicamente la Germania, poi rimosso dalla redazione con tanto di scuse – erano state denunciate da 6o economisti di fama mondiale che avevano anche inviato una lettera al Corriere della Sera per avere un confronto con la redazione in merito all’argomento.

I sessanta docenti di economia, tra cui Ugo Panizza e Marco Seminario, mettevano in evidenza gli «errori fattuali e logici» dell’articolo di Milena Gabanelli. Tuttavia, la loro lettera non ha mai trovato spazio tra le colonne del Corriere della Sera. E questo sembra essere piuttosto strano per la testata di via Solferino, che ha sempre ospitato le critiche costruttive ai suoi editorialisti, concedendo il diritto di replica e di controreplica ai diretti interessati.

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Questa volta, però, non è successo: i 60 economisti hanno ricevuto una stringata risposta della stessa Milena Gabanelli – tra l’altro privata – ma non è stata data loro la soddisfazione della pubblicazione della loro missiva. Un comportamento strano, che non si spiega. E così, mentre sorgono le ipotesi più varie circa l’intoccabilità della Gabanelli per i vertici del Corriere della Sera, è subito partita una campagna, firmata dal Movimento 5 Stelle, che prende le difese della giornalista che ideò e portò al successo una trasmissione come Report.

Carla Ruocco, parlamentare pentastellata, ha addirittura lanciato l’hashtag #IoStoConGabanelli, sottolineando come la giornalista sia «sotto attacco per aver fatto proposte contro il debito pubblico». Insomma, per i 60 economisti (che questo fanno di mestiere), oltre al danno è arrivata la beffa.

Successivamente, nel corso della giornata, il Corriere della Sera – attraverso un articolo di Milena Gabanelli – ha specificato e ha ricostruito la versione dei fatti. La stessa giornalista ha così replicato: «In una lunga carriera non mi era ancora capitato di essere accusata di aver dato voce ad un’idea, che può essere condivisa o criticata, ma che non ha nulla di diffamatorio e pertanto nulla che debba essere rettificato. Tuttavia credo nel confronto leale, e sono sempre disponibile a mettere persone con idee diverse ad un tavolo. Questo è tutto».

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