Didier Drogba appende gli scarpini al chiodo

22/11/2018 di Enzo Boldi

Didier Drogba ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dal mondo del calcio. La notizia era nell’aria da diversi mesi e alla fine, a 40 anni suonati (compiuti lo scorso 11 marzo) l’ex stella della nazionale ivoriana e del Chelsea ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo concludendo, così, una carriera costellati di successi internazionali, di squadra e individuali. E proprio l’ormai ex attaccante ha comunicato ai fan la sua scelta attraverso i suoi canali social, subito dopo la sua ultima intervista da calciatore rilasciata alla BBC.

Il commiato è arrivato al termine del campionato statunitense, in cui Drogba è stato grande protagonista trascinando i suoi Phoenix Riders fino alle finali della USL – la seconda divisione americana -, perdendo la gara decisiva contro il Louisville City. Un’esperienza al fianco di molti giovani calciatori che avranno, certamente, imparato tutti i trucchi del mestiere da un attaccante di razza come il centravanti ivoriano. Nella sua ultima stagione l’ex attaccante del Chelsea ha realizzato la bellezza di 12 gol in 21 presenze. Niente male per un classe 1978.

Il commiato attraverso i suoi profili social

Sul suo profilo Twitter, Drogba ha condiviso una foto del suo esordio, ricordando quel 1989 come fosse ieri: «Guardando questa immagine non potrei essere più orgoglioso di quello che ho ottenuto nella mia vita da calciatore – ha scritto l’ivoriano -, ma la cosa più importante è quanto questa avventura mi abbia formato come uomo. Se qualcuno vi dice che i vostri sogni sono troppo grandi, ringraziatelo e lavorate ancora più duramente per per trasformarli in realtà».

 

 

La carriera dorata di Drogba

Di strada (e di sogni realizzati) Drogba ne ha fatta tanta. Partito nel 1996 con la maglia del Levallois, squadra nella regione dell’Île-de-France, è riuscito a imporsi in Francia prima con il Le Mans, poi con il Guingamp fino ad arrivare all’Olimpique Marsiglia con cui perse la finale della Coppa Uefa 2003/2004 contro il Valencia. Poi il salto di qualità con il passaggio al Chelsea, di cui è stato un grande bomber per otto lunghissime stagioni, realizzando 100 reti in 226 apparizioni, riuscendo a sollevare anche la Champions League nel 2012. Dopodiché il trasferimento in Cina con lo Shangai Shenhua, il ritorno in Europoa con la maglia giallorossa del Galatasaray. La nostalgia per Londra, però, era troppo profonda e così decise di tornare nella sua seconda casa, riuscendo ad alzare al cielo la quarta Premier League della sua carriera con i Blues nella stagione 2014/2015. L’ultimo canto del cigno, prima di migrare in Nord America con i Montreal Impacts e terminare la propria vita da calciatore con i Phoenix Riders.

(foto di copertina: Sport Image/Sportimage/Cal Sport Media)

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