Giuseppe Conte: «Inaccettabile la fuga di notizie sul decreto»

08/03/2020 di Enzo Boldi

Dopo che la bozza parziale e non definitiva era stata inviata agli organi di stampa, Palazzo Chigi ha approvato nella notte il nuovo Dpcm Coronavirus con tutti i nuovi provvedimenti per tentare di scongiurare l’aumento di contagi da Covid-19 in Italia. Nel testo definitivo si delineano i confini delle nuove zone rosse. Oltre all’intera Regione Lombardia, sono state chiuse anche altre 14 province, quelle in cui negli ultimi giorni c’è stata un’impennata di casi di positività ai tamponi.

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Fino a ieri sera, le zone rosse erano solo il Lodigiano e la provincia di Padova. Ora in questo elenco, oltre alla Regione Lombardia, entrano anche Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria. Queste sono le zone da cui non sarà possibile uscire se non per gravi motivazioni certificate.

Dpcm Coronavirus, la bozza diffusa

Ma oltre al dpcm Coronavirus a livello tecnico, Giuseppe Conte si è scagliato contro la fuga di notizie e la pubblicazione anticipata di quella che era solamente una bozza ancora in fase di approvazione di Palazzo Chigi: «È necessario chiarire quel che è successo, una cosa inaccettabile: un dpcm, che stavamo formando a livello di governo per regolamentare le nuove misure che entrano in vigore subito, lo abbiamo letto su tutti i giornali. Ne va della correttezza dell’operato del governo e della sicurezza degli italiani. Questa pubblicazione ha creato incertezza, insicurezza, confusione e non lo possiamo accettare».

I principali provvedimenti

Poi il presidente del Consiglio ha annunciato le nuove linee guida inserite nel Dpcm Coronavirus, in attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale: «Sarà consentito il rientro al proprio domicilio, ma non possiamo più permetterci nelle aree previste dal decreto forme di aggregazione. D’ora in poi chi avrà febbre da più di 37,5 gradi centigradi e infezioni respiratorie è fortemente raccomandato di restar presso proprio domicilio, a prescindere che siano positivi o no. Contattino il medico curante».

Le forze dell’ordine

«Le forze di polizia – ha proseguito Giuseppe Conte in conferenza stampa – saranno legittimate a chiedere conto ai cittadini che si muovono sui territori interessati dalle nuove norme per il contenimento del Coronavirus: è un divieto non assoluto di muoversi ma la necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni. E’ insomma una ridotta mobilità».

(foto di copertina: da conferenza stampa a Palazzo Chigi)

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