SPID a confronto: come e dove conviene farlo se non ne hai mai avuto uno o se quello che hai sta per scadere

Lo SPID, questo fantomatico SPID. Fino a qualche anno fa non sapevamo nemmeno cosa fosse e adesso, invece, quasi tutto ne abbiamo uno. Ma per chi ha opposto resistenza fino a ora - o semplicemente per chi ha il proprio in scadenza - dove e come conviene farlo fra tutti i gestori riconosciuti?

23/12/2022 di Giorgia Giangrande

Anzitutto, è il caso di specificare cosa sia lo SPID, con una di quelle definizioni da vocabolario (anche se dubitiamo fortemente che il vocabolario che conservi nella tua libreria sia aggiornato a una versione che contenga la sigla SPID). Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è la chiave di accesso ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali. Una volta che ne avrai creato uno, un’unica credenziale (username e password) rappresenterà da quel momento la tua identità digitale e personale e con quella sarai riconosciuto dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare in maniera personalizzata e sicura i servizi digitali.

Lo SPID consente anche l’accesso ai servizi pubblici degli stati membri dell’Unione Europea e di imprese o commercianti che l’hanno scelto come strumento di identificazione. Come suggerisce il sito del Governo, anche il settore privato può trarre vantaggi dall’identità digitale, migliorando l’esperienza utente e la gestione dei dati personali dei propri clienti.

Questo articolo calza a pennello con un dibattito molto caldo in questi ultimi giorni sui social e in Italia in generale (se vogliamo mantenerci larghi):  il governo Meloni – tramite il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti – ha fatto sapere che l’intenzione è quella di far migrare l’identità digitale degli italiani dallo SPID alla CIE (Carta di identità elettronica). Per cui, se c’è la possibilità che tra pochissimo dovremmo fare un articolo intitolato «Tutto quello che devi sapere sulla tua CIE», archiviamo una volta per tutte le nostre conoscenze su cosa sia lo SPID, quali requisiti servono per attivarlo e con quale gestore conviene farlo.

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Quali requisiti servono per attivarlo?

Se hai compiuto 18 anni negli ultimi sei anni, lo SPID ti sarà servito per la prima volta per generare il Bonus 18App del valore di 500€ per i diciottenni spendibile per eventi culturali, concerti, libri e molto altro, iniziativa ideata nel 2016 dal governo Renzi. La fine di questo bonus, però, è sempre più vicina e, come riporta Il Corriere: «Al suo posto saranno introdotte due carte: una Carta Cultura Giovani, assegnata ai neo-maggiorenni il cui nucleo familiare ha un Isee inferiore ai 35 mila euro, e una Carta Merito, destinata a coloro che hanno ottenuto il voto massimo di 100/100 all’esame di maturità. Ciascuna ha il valore di 500 euro e sono separate, ma cumulabili fino a un massimo di mille euro nel caso in cui i ragazzi rispettino entrambi i requisiti».

La Carta Culturale e la Carta Merito, qualora la proposta dovesse andare in porto, saranno soltanto due degli incentivi per creare il tuo SPID. Dunque, armati di buona pazienza e di quanto ti serve per averne uno:

  1. essere maggiorenne;
  2. un documento di riconoscimento italiano
  3. la tessera sanitaria o il tuo codice fiscale
  4. un indirizzo email e un numero di cellulare

Dopodiché, bisogna accedere a uno dei gestori dell’identità digitale riconosciuti (nella pratica: i siti web da navigare per richiedere lo SPID, anche conosciuti – tecnicamente – come Identity Provider).

In fase di attivazione dovrai: registrarti ed effettuare il riconoscimento, che può avvenire in diversi modi:

A) di persona (presso gli uffici dei gestori; gli sportelli delle pubbliche amministrazioni che hanno attivato una procedura a sportello; le attività commerciali dei privati in convenzione con i gestori);
B) via webcam (con operatori messi a disposizione dai vari gestori o con un selfie audio-video insieme al versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario);
C) CIE, CNS o firma digitale (Carta d’Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi o firma digitale con l’ausilio di un lettore e del relativo pin).

Vi sono poi tre livelli di sicurezza e ogni servizio – per cui serve lo SPID – richiede l’accesso con un determinato livello di sicurezza. Per questa ragione, prima di scegliere a quale gestore affidare la propria identità digitale, è opportuno assicurarsi di sceglierne uno che garantisca il livello di sicurezza di cui hai bisogno.

  • livello 1, permette l’accesso con nome utente e password;
  • livello 2, permette l’accesso con le credenziali SPID di livello 1 e la generazione di un codice temporaneo di accesso OTP (one time password) o l’uso di un’APP fruibile da smartphone o tablet;
  • livello 3, permette l’accesso con le credenziali SPID e l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.

«Serve per forza lo SPID»: come scegliere il più conveniente tra i gestori di identità digitale

Intanto, dobbiamo un attimo contestualizzare il concetto di convenienza (che di per sé è molto relativo). Convenienza da un punto di vista economico? No, perché lo SPID è gratuito e, anzi, bisogna stare alla larga da qualsiasi persona, organizzazione, pagina Facebook che si presenti come risolutore dei tuoi problemi con lo SPID previo pagamento. Convenienza di modalità: con alcuni gestori, infatti, non devi nemmeno spostarti da casa per riuscire a generarne uno e questo – inevitabilmente – sblocca un’altra convenienza, quella del tempo.

dove fare lo SPID

Ora, sei pronto a pronto a scegliere? Individua uno tra i gestori di identità abilitati tra quelli che – nella tabella che segue offerta dal Governo – rispondono alle tue esigenze e si allineano ai tuoi desideri in termini di: tempo, disponibilità, affidabilità e – perché no – fedeltà a un gestore di cui sei già cliente.

Credits immagine: SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale

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