Donald Trump e lo «snobbo» reale inglese

16/07/2018 di Enzo Boldi

Vengo anch’io, no tu no. E alla fine è stato un perentorio «no» che non è passato inosservato. Durante la due giorni di Trump e consorte nel Regno Unito, ha fatto clamore l’assenza dei Principi Carlo e William durante l’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti e la Regina Elisabetta nel Castello di Windsor. Un rifiuto di partecipare all’incontro di venerdì scorso che ha messo in luce la cattiva fama di cui gode ormai – anzi, ora ancor di più – il numero uno della Casa Bianca in Europa.

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Secondo quanto riportato da Politico, i principi d’Inghilterra hanno deciso di «snobbare» la presenza di Trump dietro una netta volontà – neanche poi tanto nascosta – di non voler avere nulla a che fare con il Presidente degli Stati Uniti. Secondo una fonte raccolta dal quotidiano inglese Sunday Times «Hanno semplicemente rifiutato di essere presenti, nonostante sia molto raro che la regina sia lasciata da sola».

Donald Trump snobbato, «Non sei come Obama»

Anche l’incontro stesso tra Donald Trump, la moglie Melania e la Regina Elisabetta – non presente neanche il Principe Filippo di Edimburgo, ritiratosi ufficialmente dalla scena politica ma finora sempre presente durante i grandi incontri al Castello di Windsor – è durato meno di quanto accaduto in altre occasione, come quando a visitare il Regno Unito fu il suo predecessore alla Casa Bianca. All’epoca, infatti, l’accoglienza dei coniugi Barack e Michelle Obama fu completamente differente: dal pranzo con Regina e consorte alla serata a Kensington Palace, con l’invito a a cena dei duchi di Cambridge e del principe Harry.

Donald Trump snobbato, cartolina anche da Helsinki

Questione di feeling. Come quello che Trump non riesce ad avere – ma per lui è un vanto – con buona parte dell’opinione pubblica mondiale. Ultima, in ordine temporale, l’accoglienza degli attivisti finlandesi di Amnesty International all’aeroporto di Helsinki, dove è in corso il vertice con il presidente russo Vladimir Putin. Ad attendere i due leader numerosi cartelli che, riprendendo il motto elettorale che ha contraddistinto la campagna elettorale del numero uno della Casa Bianca, riportavano il motto “Make Human rights great again”.

 

(foto di copertina: Juhani Niiranen/Helsingin Sanomat/MV Photos via ZUMA Wire)

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