Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ammesso di screditare apposta i giornalisti americani
23/05/2018 di Redazione
La presidenza di Donald Trump si è spesso contraddistinta per la sua martellante campagna contro le fake news dei giornali, specie il Washington Post e il New York Times, mirate a delegittimarlo come salda guida degli Stati Uniti.
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Ora sappiamo che gli strali erano mirati per delegittimare i giornalisti americani e macchiarli di fronte alla popolazione, così che nessuno potesse più credergli.
As I shared with @Ralphgardnerjr for @WSJ becoming “a grandparent, you find your only job is to love them.” https://t.co/401jNsn8R7
— Lesley Stahl (@LesleyRStahl) 5 maggio 2016
A rivelare il tutto è stata Lesley Stahl, storico volto della televisione a stelle e strisce. In un intervento durante la cerimonia di un premio giornalistico all’Harvard Club di Manhattan, la giornalista ha dichiarato che i due si sono incontrati privatamente nel novembre 2016 alla Trump Tower di New York. Qui sarebbe avvenuta la confessione, come ha descritto BusinessInsider:
Dissi a Trump: “Sai, questo sta stancando. Perché lo stai facendo più e più volte? È noioso ed è ora di finirla. Sai, hai vinto … perché continui a martellare su questo? “. Lui mi rispose:” Sai perché lo faccio? Lo faccio per screditare tutti voi e svilire tutti voi così che quando scrivete storie negative su di me nessuno vi crederà
Stahl ha detto che queste parole non sono state riprese da nessuna telecamera. Se fossero confermate si tratterebbe di uno delle dichiarazioni più gravi mai pronunciate da Donald Trump.
(Foto credits: Ansa)