Perché non dovrebbe stupire la domanda sui Pokémon al concorso per Carabinieri

Dopo la domanda sui Pokémon al corso per Carabinieri, sono partite le lettere di protestata da parte dei gruppi sindacali. Ma perché il quesito - forse - non dovrebbe risultare così fuori contesto?

11/02/2022 di Giorgia Giangrande

In occasione del 27° test per il concorso interno dei Sovrintendenti Carabinieri, una domanda ha indignato più di tutte le altre, tanto da scomodare anche alcune associazioni sindacali come UNARMA, che ha indirizzato una lettera – in cui richiede spiegazioni – direttamente al Comando Generale dei Carabinieri. Si tratta della domanda sui Pokemon, che avrebbe poco a che fare con l’Arma dei Carabinieri e, proprio per questo, ha suscitato diverse polemiche. Ma perché forse non dovrebbe stupire?

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La lettera del sindacato dei Carabinieri contro la domanda sui Pokemon

Nella lettera dell’Associazione Sindacale dei Carabinieri, l’indignazione per la domanda sui Pokémon passa per frasi come «Senza voler entrare nel merito di procedure selettive che rispondono sicuramente a ragionate modalità di scelta, è singolare che in un test per un concorso interno una delle domande fosse dedicata ai Pokémon».

In conclusione alla lunga lettera (qui sotto), poi, il sindacato UNARMA è convinto che «di ben altri personaggi e combattimenti un carabiniere dovrebbe occuparsi e prepararsi, o dimostrare di avere requisiti tali da poter affrontare in maniera coerente, lucida e sicura un impegno che va ben oltre la caccia ai Pokémon».

La domanda in questione, però, non riguardava nessuna «caccia ai Pokémon», quindi non aveva nessun riferimento – né diretto né indiretto – all’app Pokémon Go che da anni ormai fa parlare di sé. Infatti, il quesito era il seguente: «Qual è, tra le altre, una caratteristica dei Pokémon, le creature dell’omonimo videogioco di Satoshi Taijri?». E le risposte a scelta multipla erano:
1) «che si nutrano di pizza»
2) «che non muoiano in combattimento»
3) «che camminino all’indietro»
4) «che si spostino con biciclette ad una ruota».

Il sindacato ha ritenuto la domanda troppo complessa, poiché troppo selettiva e la risposta – sostengono – poteva rientrare solamente tra le conoscenze di quella categoria di giocatori e partecipanti a tornei. In realtà, ciò che non viene specificato, è che Pokémon è molto più che un semplice videogioco da nerd.

I Pokémon nascono in Giappone agli inizi degli anni ’90 e ad oggi, quindi, vantano più di 30 anni di storia: tanti quanti ne bastano per considerare il media franchise giapponese come parte di una cultura internazionale. In tal senso, perciò, non dovrebbe risultate così out of context che la domanda figuri tra quelle di cultura generale del test interno dei Carabinieri.

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