Lo zampino di Tria e del Quirinale sulle modifiche al Dl Salvini

01/10/2018 di Redazione

C’è qualche modifica sul tanto sbandierato Dl Salvini su sicurezza e immigrazione presentato in pompa magna una settimana fa, prima ancora del Dl Genova e prima ancora del Def. È quanto si apprende dal Viminale, sede del ministero dell’Interno. Le modifiche sono state richieste dal ministero dell’Economia e delle Finanze per la bollinatura da parte della Ragioneria generale.

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Dl Salvini, le modifiche sulle coperture finanziarie

Si tratta di un intervento a gamba tesa sulle coperture: nel testo definitivo, in diversi articoli, compare infatti la dicitura: «dall’attuazione delle disposizioni…non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Insomma, Giovanni Tria – ministro dell’Economia – ha voluto imporre uno stop alla spesa prevista originariamente dal decreto di Matteo Salvini.

Dl Salvini, le modifiche del Quirinale sulla protezione internazionale

Inoltre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso delle perplessità dovute sulla sospensione del procedimento per il riconoscimento della protezione internazionale al migrante che delinque. Questa formula prevista nell’ormai vecchio decreto è stata trasformata in un «procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale».

È quanto si legge, ora – secondo quanto riportato dalle agenzie -, nel decreto Salvini inviato al Quirinale, che differisce in alcuni punti dalle bozze circolate prima e dopo il Consiglio dei ministri di lunedì scorso che ha approvato il provvedimento. Sotto la lente d’ingrandimento, dunque, sia le coperture finanziarie, sia la forma punitiva di sottrazione dei diritti del migrante, con la cancellazione di fatto della protezione internazionale.

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