La bufala del governo che vieta le autopsie sui morti Covid-19
11/05/2020 di Enzo Boldi
I testi di circolari e ordinanze, a volte, possono creare confusione. Ma questo non è il caso della circolare del Ministero della Salute che parla anche degli esami autoptici in tempo di Coronavirus. Il documento, infatti, spiega abbastanza chiaramente quali siano le indicazioni – quindi nessun obbligo o divieto – nella gestione delle procedure nei confronti delle vittime del Coronavirus. Eppure qualcuno ha frainteso un testo scritto in un italiano molto semplice e piuttosto chiaro, accusando il governo di aver ordinato il divieto di autopsia.
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La vicenda, straordinaria per trama e svolgimento (finito completamente fuori tema) è partita da alcuni tweet social ed è stata ripresa anche da alcune testate online che hanno gridato allo scandalo. Come spiega anche David Puente su Open, però, si tratta di puro populismo e creatività nell’interpretazione di una circolare che, in realtà, non cita da nessuna parte il divieto di autopsia sui morti Covid-19. Andiamo a leggere cosa c’è scritto nel documento che ha creato così grande scalpore (e disinformazione).
Divieto di autopsia sui morti Covid, la bufala
Nel testo della circolare firmata dal Ministero della Salute – è possibile trovare la versione integrale a questo link – vengono fornite solamente indicazioni sugli esami autoptici da eseguire sulle vittime Covid-19. Come possiamo leggere, non si parla in alcun caso di divieto di autopsia, ma vengono forniti dei parametri entro i quali ci si può muovere autonomamente, senza vincoli né obblighi. Basta leggere i primi due punti del capitolo C del documento.
1 – Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID-19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio.
2 – L’Autorità Giudiziaria potrà valutare, nella propria autonomia, la possibilità di limitare l’accertamento alla sola ispezione esterna del cadavere in tutti i casi in cui l’autopsia non sia strettamente necessaria. Analogamente le Direzioni sanitarie di ciascuna regione daranno indicazioni finalizzate a limitare l’esecuzione dei riscontri diagnostici ai soli casi volti alla diagnosi di causa del decesso, limitando allo stretto necessario quelli da eseguire per motivi di studio e approfondimento.
Il fin troppo facile esame di comprensione del testo
Continuando a scorrere nel testo, si ricorda agli operatori di eseguire gli esami autoptici ricordandosi di ottemperare a tutte le misure di sicurezza per scongiurare la diffusione dei contagi. Insomma, nessun divieto di autopsia riferito ai morti Covid-19. Eppure questo è scritto chiaramente negli stessi documenti condivisi dai complottisti per sostenere la loro (falsa) tesi. Mai fermarsi al titolo, leggere sempre tutto e cestinare queste teorie quando sono palesemente forzate.
(foto di copertina: da teso circolare del Ministero della Salute)