Le ultime nove bufale sui rimedi anti-coronavirus smentite dal Ministero della Salute

08/05/2020 di Enzo Boldi

Durante la fase 1, quella della quarantena – ma anche con l’inizio delle prime parziali riaperture – il web ha aiutato molti cittadini a sentirsi meno isolati con un perenne collegamento con il resto del Paese. Come accade per tutte le cose belle, però, ci sono stati anche alcuni lati oscuri: le bufale sul Coronavirus. Il Ministero della Salute, infatti, deve smentire – con un appuntamento a cadenza settimanale – tutte le fake news che vengono diffuse sulle chat Whatsapp e sui social network.

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Solo negli ultimi sette giorni sono state individuate 9 nuove bufale sul Coronavirus diffuse in rete senza alcuna prova ed evidenza scientifica. Si tratta, per lo più, di rimedi naturali che proteggerebbero dalle infezioni e di collegamenti tra gli animali – in questo caso gli insetti – e la diffusione Covid-19. Andiamo a vedere quali sono queste fake news smentite dal Ministero

Bufale sul Coronavirus, la smentita del ministero della Salute

La prima riguarda il bere latte per proteggersi. Ovviamente non c’è alcuna evidenza scientifica dietro questa tesi, perché non è provato che questa possa essere una reale difesa contro il Coronavirus. Sta di fatto, però, assumere quotidianamente quel prodotto non possa fare male, ma dire che sia un rimedio per non infettarsi è una fake news. Rimanendo in ambito ‘culinario’ o affine, il Ministero smentisce anche altre due tesi prive di prove: il mangiare peperoncino e l’utilizzo di oli essenziali delle piante aromatiche come basilico, rosmarino, origano.

Le mosche e le zecche

Capitolo animali da diffusione. Sui social qualche ben pensante ha messo in circolo l’ipotesi che mosche e zecche possano contribuire con la diffusione del Sars-CoV-2. La realtà, secondo le evidenza scientifiche, è che il Coronavirus – non solo questo – si trasmette per via aerea attraverso le famose goccioline (droplet) che escono dalle nostre bocche quando respiriamo, parliamo, tossiamo e starnutiamo. Insomma, si tratta di un virus respiratorio.

Il bicarbonato e i ‘rimedi della nonna’

Le ultime quattro bufale sul Coronavirus smentite dal Ministero della Salute per assenza di evidenze scientifiche sono: 1) il bicarbonato disciolto in acqua non ha una azione curativa, né protettiva; 2) la disinfezione di mani e aree della pelle attraverso i raggi ultravioletti; 3) l’ozono in grado di sterilizzare l’ambiente ed evitare la proliferazione dei contagi; 4) il vapore non sterilizza e rende salubre l’ambiente dal Sars-CoV-2.

(foto di copertina: da Pixabay)

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