Quel confronto a due Letta-Meloni da Bruno Vespa che non s’ha da fare

Il confronto tra Letta e Meloni a Porta a Porta tre giorni prima del voto è stato cassato dall'autorità garante per le comunicazioni

25/08/2022 di Ilaria Roncone

Il confronto Letta Meloni da Bruno Vespa non ci sarà, l’ha deciso l’Agcom tramite delibera a maggioranza. L’autorità garante per le comunicazioni ha raccolto le segnalazioni sull’intenzione di fare questo confronto a Porta a Porta e ha stabilito, in seguito alle proteste da parte dei leader della altre coalizioni, che violerebbe la par condicio. «La programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, nonché le attività di comunicazione ad esso correlate – ha stabilito l’Agcom – risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione, essendo suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri»

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Confronto Letta Meloni da Bruno Vespa, la par condicio prima di tutto

«Mi dispiace. Non avremmo tolto nulla a nessuno e fatto del buon giornalismo – ha affermato, in seguito alla decisione, Bruno Vespa -. Noi siamo pronti a far confrontare tutti i leader ma è noto che ci sono delle forti resistenze. Pazienza». La parità di trattamento di tutti i soggetti politici a cui sono stati richiamati tutti i programmi di approfondimento e le emittenti, quindi, impedirà al faccia a faccia tra Meloni e Letta del prossimo 22 settembre su Rai1 – ad appena tre giorni dal voto – di avere luogo.

Si tratterebbe di violazione della norma che prevede il diritto, per ogni partito, di essere ugualmente rappresentato nel periodo elettorale. Sospiro di sollievo per Calenda e Renzi, il Terzo Polo, per Giuseppe Conte e per tutti i partiti e le alleanze più piccoli che di batteranno in queste elezioni). Sia Calenda, che per primo aveva segnalato la questione, che Conte hanno accolto con estremo favore la decisione dell’autorità garante.

Si riparte da zero, quindi, e alla Rai toccherà rinunciare a questo grande confronto – pena sanzioni salatissime – dovendo riprogrammare la partecipazione dei politici a Porta a Porta che – solo il passare delle poche settimane settimane rimaste potrà dircelo – potrebbe optare per un confronto più ampio che coinvolga tutti i leader.

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