Dai rimborsi immediati all’esposto all’AgCom: le mosse del Codacons contro Dazn

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Il Presidente dell'associazione dei consumatori ha spiegato a Giornalettismo quali saranno le mosse dopo quanto accaduto mercoledì 4 gennaio

Un salto nella memoria al 14 agosto del 2022, quando la Serie A si apriva alla nuova stagione e arrivò il primo di molti disservizi di Dazn. E così, a distanza di qualche messe, la ripresa del campionato dopo la pausa per il Mondiale in Qatar, gli abbonati ai servizi dell’emittente OTT si sono trovati ad affrontare dei problemi analoghi che hanno impedito la visione totale (perché il problema si è risolto dopo diversi minuti) del big match tra Inter e Napoli. E come accaduto in passato, il Codacons ha deciso di muoversi a tutela dei consumatori.



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Come già accaduto in passato, l’avvocato Gianluca Di Ascenzo – in qualità di Presidente del Codacons – ha promesso battaglia, partendo da un esposto inviato all’Autorità Garante delle Comunicazioni, l’Autorità che nel marzo scorso aveva definito le linee guida della policy di Dazn in merito alla gestione degli indennizzi: «A seguito delle tante proteste ricevute dagli utenti, e dopo l’ennesimo disservizio tecnico, abbiamo deciso di presentare un nuovo esposto all’AgCom affinché accerti se l’azienda ha superato le criticità riscontrate in passato, e perché sia garantito un servizio efficiente e costante agli abbonati».



Disservizi Dazn, parla il Presidente del Codacons

Intervistato da Giornalettismo, il Presidente del Codacons ha iniziato la sua riflessione dai rincari su alcuni pacchetti di abbonamento. Aumenti che, però, non sembrano aver colmato le lacune emerse (seppur con dinamiche differenti) in passato: «I rincari delle tariffe dovrebbero infatti sempre andare nella direzione di un miglioramento dell’offerta e del servizio reso all’utenza. Per questo vigileremo, come sempre, sulla situazione di Dazn e sugli standard di qualità dell’azienda, e chiediamo alla società di disporre subito un indennizzo immediato a tutti gli abbonati coinvolti nei disservizi durante la partita Inter-Napoli».

Dalla politica alla Lega Serie A

Nel novembre del 2021, l’allora Ministro dello Sviluppo Economico – Giancarlo Giorgetti – incontrò i vertici di Dazn. Si parlò di concurrency, ma anche delle problematiche emerse anche negli anni precedenti. Ma la politica, secondo Di Ascenzo, non può fare più di tanto. Occorre l’intervento e la vigilanza delle autorità. E non solo: «Crediamo la politica possa fare poco, e su questioni di tale natura le competenze siano in primo luogo delle autorità preposte (Agcom e Antitrust) e in secondo luogo delle organizzazioni sportive che vendono i diritti delle partite alle piattaforme, e devono vigilare sul rispetto degli impegni assunti. Non basta infatti incamerare centinaia di milioni di euro e poi lavarsene le mani: occorre garantire che tutti i tifosi possano seguire in tv gli incontri per i quali hanno pagato soldi, perché è anche il mondo del calcio a subire ripercussioni da problemi come quelli mostrati da Dazn».



A breve ci sarà anche il bando per l’assegnazione dei diritti di trasmissione del Campionato di calcio di Serie A per il triennio 2023-2027. E il Codacons si auspica che chi dovrà decidere a chi assegnare questo corposo (e miliardario) “pacchetto” non cancelli dalla memoria tutti questi disservizi Dazn che si sono accumulati nel corso degli anni: «Alla luce dei numerosi e frequenti problemi tecnici chiederemo nuovamente alla Lega Serie A di valutare attentamente le proposte del mercato e i disservizi subiti dagli utenti prima di concedere nuovamente a Dazn i diritti televisivi».