L’idea di legalizzare il lavoro degli hacker, che in Ucraina diventerebbero parte dell’esercito

Si tratterebbe di un disegno di legge per legalizzare l'azione e renderla parte dell'azione dell'esercito, una sorta di divisione di hacker

02/05/2023 di Ilaria Roncone

Un esercito hacker Ucraina: questa l’idea delle autorità del paese da implementare tramite un disegno di legge dedicato. Questo è sicuramente uno dei tanti segnali che, insieme alle altre conseguenze sul reale, ci indicano il peso sempre maggiore che la cyberwar sta assumendo. Mentre gli attacchi informatici sono aumentati di parecchio nel mondo (in Ucraina nel 2022 sono stati registrati 4.500 attacchi cyber rispetto ai 1.400 dell’anno precedente, che nel 2020 erano cinque volte meno rispetto all’anno che ha visto esplodere il conflitto), l’idea di reclutare hacker e esperti informatici per creare un esercito ha preso corpo.

Il ruolo della cybersicurezza nel conflitto ucraino è diventato sempre più chiaro. A gennaio Yurii Shchyhol, capo del Servizio statale di protezione speciale delle comunicazioni e delle informazioni, ha elencato gli scopi degli attacchi hacker condotti da gruppi affiliati alla Russia: «lo spionaggio, la distruzione delle infrastrutture critiche, la guerra informativa e psicologica così come il reperimento di dati su cittadini, sistemi e logistica all’interno del Paese, incluso il movimento delle truppe».

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L’appello per la formazione di un esercito hacker Ucraina

Tra reclutamento di esperti informatici e raccolte fondi in criptovalute per finanziare le azioni contro la Russia – compresa la battaglia alla disinformazione – si è arrivati a sabato 26 febbraio 2023, quando Mykhailo Fedorov (ministro per la Transformazione digitale) ha pubblicato su Twitter un appello per esperti informatici da tutto il mondo.

«Stiamo creando un esercito informatico. Abbiamo bisogno di talenti digitali. Tutti i compiti operativi saranno dati qui: https://t.me/itarmyofurraine . Ci saranno compiti per tutti. Continuiamo a combattere sul fronte informatico. Il primo compito è sul canale per specialisti informatici».

Hacker legalizzati e parte dell’esercito

Il passo successivo – come riportava Newsweek a metà marzo – è quello di legalizzare l’attività degli hacker che agiscono in favore dell’Ucraina. Partiamo dal presupposto che le attività degli hacker – in nome di chiunque o di qualunque causa vengano fatte – sono illegali. Con una legge apposita, l’Ucraina mira a cambiare proprio questo e lo ha chiarito Natalia Tkachuk, segretaria del Centro nazionale di coordinamento per la sicurezza informatica del paese: «La legge sulla creazione e il funzionamento delle unità informatiche all’interno del Ministero della Difesa dell’Ucraina dovrebbe essere adottata il prima possibile».

Questa nuova legge andrà a costituire «la base della capacità di difesa informatica dello stato, attirando volontari informatici a questa attività e creando una riserva informatica», ovvero un gruppo di esperti informatici civili che vengono addestrati da militari e che possono essere mobilitati a favore della sicurezza nazionale. L’idea è quella di rifarsi all’esperienza estone, paese nel quale ha preso vita una infrastruttura ciber-militare con personale addestrato anche tramite servizio militare obbligatorio.

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