Il Tar respinge il ricorso dei gestori della sale da ballo sulle discoteche

L'ordinanza firmata dal Ministero della Salute, dunque, è stata ritenuta legittima

19/08/2020 di Enzo Boldi

La reazione dei gestori delle sale da ballo era stata repentina, ma il Tribunale amministrativo ha deciso di respingere il loro ricorso contro la tanto discussa ordinanza firmata dal Ministro Speranza sulle discoteche. I giudici del Tar hanno detto che in situazioni come queste – con il virus ancora molto attivo in tutto il Paese – la tutela della salute pubblica prevale su tutto. Insomma, la richiesta dei gestori è stata rispedita al mittente, sottolineando quali siano (e dovrebbero essere) le principali esigenze in una fase ancora così delicata.

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«Nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase del giudizio – si legge nel pronunciamento del Tar -, la posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto e tale interesse costituisce l’oggetto primario delle valutazioni dell’Amministrazione, caratterizzate dall’esercizio di un potere connotato da un N. 06595/2020 REG.RIC. elevato livello di discrezionalità tecnica e amministrativa in relazione alla pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti e all’esigenza di una modulazione anche temporale delle misure di sanità pubblica nella prospettiva del massimo contenimento del rischio».

Discoteche, la decisione del Tar: prevale la salute pubblica

Il testo dell’ordinanza firmata e pubblicata dal Ministro della Salute Roberto Speranza recita: «Sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico». Insomma, come già spiegato fin dal primo giorno, non sono state chiuse le discoteche, ma è stata vietata l’attività del ballo che poteva consentire un aumento vertiginoso dei contagi. Sia al chiuso che all’aperto.

(foto di copertina: da Pixabay)

 

 

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