Giuseppe Conte vorrebbe riscrivere la Costituzione per inserire il «diritto a Internet»
16/05/2019 di Enzo Boldi
Internet è, forse, l’invenzione del Millennio (sia di quello passato, sia di quello che stiamo vivendo). Per Giuseppe Conte, l’apporto dei sistemi informatici e della rete è fondamentale anche come parametro valutativo di un Paese e per ridurre il divario tra tutti i cittadini vorrebbe che il diritto a Internet diventasse uno dei paletti fondamentali, scritto anche sulla nostra Carta Costituzionale.
«L’accesso a Internet non può che essere ormai considerato come una sorta di diritto fondamentale a tutti gli effetti: se dovessimo riscrivere una carta costituzionale non potremmo non contemplare un diritto del genere perché il divario che si crea tra i cittadini spesso passa attraverso lo strumento infotelematico», ha detto Giuseppe Conte nel corso del suo intervento al forum della Pubblica Amministrazione.
Giuseppe Conte apre al diritto a Internet in Costituzione
Il diritto a Internet, dunque, servirebbe per ridurre il gap tra tutti i cittadini: tra chi ha la possibilità di avere (pagando) una connessione alla rete – e quindi leggere, informarsi, scambiarsi pareri istantanei con persone da ogni parte del mondo – e chi, invece, non ha questa possibilità e che quindi, secondo questa logica, è tagliato fuori dai temi caldi e dai dibattiti attuali, oltre che dai ‘contatti umani’ attraverso la navigazione sul web. Il tema del diritto a internet non è nuovo, a per la prima volta si lancia l’ipotesi – peregrina e che per il momento è destinata a rimanere tale – di inserirlo addirittura tra gli articoli della nostra Costituzione.
Cosa dicono i numeri del Web in Italia
Secondo l’ultimo rapporto mondiale Global Digital 2018 (riportato da We Are Social), nel mondo quasi 4 miliardi di persone (oltre la metà della popolazione) hanno la possibilità di avere un accesso a internet. In Italia, oltre il 73% dei cittadini è online (circa 43 milioni), con il trend che è in aumento del 10% rispetto ai rilevamenti dei 12 mesi precedenti. Restano fuori dal mondo di Internet circa 16 milioni di persone.
(foto di copertina: ANSA / LUIGI MISTRULLI)