Come le restrizioni Covid potrebbero incidere sulla produzione di iPhone in Cina

Foxconn produce il 70% delle spedizioni di iPhone a livello globale ma i suoi dipendenti si sono ribellati alle misure "zero Covid" e questo potrebbe incidere sulla produzione

31/10/2022 di Giordana Battisti

La produzione di smartphone iPhone di Apple in una delle fabbriche più grandi del mondo che si trova in Cina potrebbe andare incontro a un crollo fino al 30% il prossimo mese a causa dell’inasprimento delle restrizioni previste per contenere il contagio.

Per compensare il deficit, il produttore Foxconn, azienda multinazionale taiwanese, starebbe lavorando per aumentare la produzione in un’altra fabbrica che si trova nella città di Shenzhen. Foxconn produce il 70% delle spedizioni di iPhone a livello globale, dato che rappresenta a sua volta il 45% delle entrate dell’azienda. Il suo principale stabilimento si trova a Zhengzhou, nella Cina centrale, e impiega circa 200.000 persone. Di recente i lavoratori hanno manifestato il loro malcontento per le misure rigorose adottate per frenare la diffusione del coronavirus.

LEGGI ANCHE> Apple, secondo i sindacati l’azienda sta trattenendo i benefit

Le politiche per contrastare la diffusione del coronavirus in Cina e le misure adottate da Foxconn

La Cina mette in atto delle misure per contrastare la diffusione del coronavirus estremamente rigide, nota anche come politica o strategia “zero Covid”. Di solito, le fabbriche nelle aree colpite da un maggior aumento di casi positivi al coronavirus sono autorizzate a rimanere aperte a condizione che operino in un sistema a circuito chiuso, quindi con il personale vive e lavora all’interno della struttura dell’azienda. Questi accordi spesso creano difficoltà alle aziende in quanto ritenuti troppo vincolanti dai lavoratori.

Foxconn il 19 ottobre ha vietato ai dipendenti dello stabilimento di Zhengzhou di pranzare nelle mense e ha chiesto ai lavoratori di consumare i pasti nei dormitori. I dipendenti si sono da subito dimostrati contrati a queste misure restrittive e alcuni avrebbero criticato la politica messa in atto dall’azienda sui social network. Sui social sono stati diffusi anche dei video in cui si vedono alcuni dipendenti scavalcare la recinzione dell’azienda per fuggire dalla struttura e dalle restrizioni imposte per limitare il contagio.

Share this article