Perché oggi i dati sui contagi da coronavirus non devono farci esultare troppo

30/03/2020 di Redazione

La crescita dei contagi da coronavirus di oggi ha fatto per un attimo esultare tutti coloro che hanno seguito la conferenza stampa della Protezione Civile delle 18. Il dimezzamento contagi che si è registrato oggi (1.590 unità a fronte delle 3815 della giornata di ieri) non deve ingannare i cittadini che disperatamente sono alla ricerca di buone notizie. Nelle giornate del lunedì di questo coronavirus l’incremento dei contagi era stato sempre inferiore rispetto ai dati precedenti. A spiegare il perché è stato anche l’immunologo Roberto Burioni che suggerisce di stare attenti all’effetto “domenica”, quando i laboratori – per forza di cose – lavorano a un ritmo meno sostenuto degli altri giorni, pur mantenendo una operatività maggiore.

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Dimezzamento contagi: cosa è successo il 30 marzo

Dal 9 marzo in poi (ma anche il 16 e il 23 marzo, tre lunedì dall’inizio dell’emergenza vera e propria) i lunedì hanno sempre segnato una diminuzione o al massimo un contenimento rispetto ai giorni precedenti. Un valore che, tuttavia, è stato poi parzialmente rettificato già l’indomani, con un aumento dei contagi che frustrava le aspettative dei cittadini italiani.

L’andamento ondulatorio dei lunedì dell’epidemia si può osservare agevolmente in questo grafico elaborato da YouTrend

Ovviamente, anche sui precedenti lunedì si è registrata una decrescita dell’incremento dei casi totali di coronavirus: siamo passati da un +24% del 9 marzo al +4,1% della giornata di oggi, passando per il +13% del 16 marzo e per il +8% di una settimana fa. Il che fa comunque ben sperare. Tuttavia, oggi si è registrato un altro dato molto importante, quello della diminuzione dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva. Una contrazione di questo tipo può anche essere collegata a un numero maggiore di persone che sfuggono ai controlli ufficiali e, quindi, al resoconto dei dati della protezione civile. Il virus è molto lontano dall’essere sconfitto.

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