La ministra Azzolina non esclude la didattica a distanza nelle scuole anche in autunno

06/04/2020 di Redazione

C’è il serio rischio che con il coronavirus si continuerà a combattere anche dopo questa estate. Sia per una coda lunga dell’attuale epidemia, sia per un possibile ritorno della stessa. Per questo motivo non si escludono soluzioni anche radicali sui tavoli dei ministeri. L’ultimo elemento di riflessione è stato fornito dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che, ospite di Che Tempo Che Fa da Fabio Fazio, ha affermato che non si esclude la possibilità di didattica a distanza settembre, ben oltre la data dei prossimi esami di maturità e di terza media.

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Didattica a distanza settembre, le parole di Lucia Azzolina

«È uno degli scenari a cui stiamo pensando – ha detto Lucia Azzolina, rispondendo a una precisa domanda di Fabio Fazio -. Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Oggi in Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi  aspetti e la maggioranza di governo oltre a preparare la fine di questo anno scolastico, per cui gli studenti non perderanno l’anno, inizierà a pensare anche al prossimo anno».

Insomma, non soltanto la versione ridotta degli esami di maturità e di terza media. Sul primo, la ministra ha chiarito che tutti saranno ammessi, ma che non tutti verranno promossi automaticamente. E ha ricordato anche le varie ipotesi al vaglio: un esame di maturità in due prove scritte e con commissione interna, se si tornerà in classe il 16 maggio; un esame di maturità solo orale se l’anno scolastico in presenza dovesse essersi chiuso il 4 marzo scorso. Stesso discorso per l’esame di terza media, con una rimodulazione delle prove in caso di rientro a scuola o con un elaborato finale da consegnare nel caso estremo di un mancato ritorno tra i banchi.

Le motivazioni della didattica a distanza settembre spiegato dal ministro

Ma le prove finali non saranno le uniche a finire nel mirino a causa del coronavirus. Da più voci si è fatto presente che, nel futuro prossimo, dovremo abituarci a convivere con il virus, fino a quando non si troveranno cure adatte e un vaccino. Per questo si sta già pensando al mese di settembre, quando la popolazione scolastica tornerà in classe. E nelle aule con più di 30 alunni, le cosiddette classi pollaio, sarà difficilissimo far rispettare le misure di contenimento. Per questo motivo, c’è anche una ipotesi sulla didattica a distanza anche nel mese di settembre.

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