Non si tornerà alla didattica a distanza per i licei. Almeno per il momento
La richiesta delle Regioni è stata bloccata dopo il no di Lucia Azzolina. Ma se ne potrebbe tornare a parlare in caso di aumento dei contagi
13/10/2020 di Enzo Boldi
Sembrava poter essere una della misure cardine per tenere sotto controllo il numero di contagi ed evitare di trovarsi davanti agli occhi immagini di assembramenti quotidiani nelle ore di punta a bordo di autobus, metropolitane e tram. E, invece, per il momento è stata accantonata la richiesta delle Regioni sul ritorno alla didattica a distanza nei licei. Il fermo no di Lucia Azzolina ha spinto a non inserire questo provvedimento all’interno dell’ultimo Dpcm firmato da Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Ma non si tratta di uno stralcio: l’ipotesi potrebbe tornare in auge già nelle prossime settimane, seguendo l’evoluzione della curva dei contagi in Italia.
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Nel pomeriggio di ieri, durante la conferenza con Presidente del Consiglio, Stefano Bonaccini (in rappresentanza della Conferenza delle Regioni di cui è presidente) ha avanzato la richiesta su cui molti governatori avevano espresso parere positivo: il ritorno della didattica a distanza nei licei. I motivi? Vista la carenza di mezzi pubblici in varie zone d’Italia, non far andare gli studenti delle scuole di secondo grado in classe poteva essere la soluzione per decongestionare autobus, metropolitane e tram.
Didattica a distanza nei licei, lo stop di Lucia Azzolina
E le immagini che arrivano quotidianamente da tutta Italia mostrano una situazione fuori controllo in molte città, con i giovani studenti costretti a viaggiare ammassati e accalcati a bordo dei mezzi pubblici. Il tutto insieme ai lavoratori che devono recarsi in ufficio, sempre utilizzando autobus, metropolitane e tram. Ma è arrivato il secco no di Lucia Azzolina che, contattata telefonicamente da Giuseppe Conte, ha sottolineato come non sia necessario un ritorno al passato (ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno) con la didattica a distanza nei licei.
Stop definitivo? No, ci saranno ulteriori valutazioni
Ma non è uno stop definitivo. Detto che questo ritorno al recente passato non è stato inserito nell’ultimo Dpcm firmato poche ore fa, Palazzo Chigi non ha cestinato la proposta delle Regioni, ma l’ha solamente messa in un cassetto. In caso di nuovo aumento dei contagi, si potrebbe tornare a discutere di questo tema che sembra essere l’unica soluzione (vista la carenza di mezzi pubblici) per scongiurare assembramenti tra studenti e lavoratori.
(foto di copertina: da Pixabay)