Di Maio nega l’esistenza del centrodestra e avverte Salvini: «Ti vogliono impallinare»

10/04/2018 di Redazione

Luigi Di Maio ha concesso una lunga intervista al Fatto Quotidiano nel giorno successivo allo scontro più duro avuto con Matteo Salvini, il leader che rimane il suo più probabile, per quanto ancora assai incerto, partner di governo. Il capo politico del M5S e il segretario della Lega ieri si sono scontrati via social media: Di Maio ha ribadito la totale indisponibilità del M5S a fare un governo con l’ammucchiata del centrodestra, Salvini gli ha replicato che in questo momento il capo politico dei Cinque Stelle gli interessa meno di zero.

Di Maio nega l’esistenza del centrodestra e avverte Salvini: «Ti vogliono impallinare»

M5S e centrodestra, di cui Salvini è il leader, sono impegnati nella campagna elettorale per le regionali in Friuli e Venezia-Giulia, tornata amministrativa giudicata come rilevante per risolvere lo stallo nella formazione del governo. Nell’intervista al Fatto Quotidiano con Luca De Carolis Di Maio è stato particolarmente esplicito  nel ribadire le sue condizioni, non trattabili, con la Lega. La prima è la sua rinuncia al centrodestra, coalizione che secondo il capo politico del M5S neppure esiste, e la scelta tra il cambiamento rappresentato dai Cinque Stelle e la restaurazione di Berlusconi.

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Di Maio ha rimarcato come il 37% del centrodestra per lui non conti, perché il M5S ha preso oltre il 32% da solo. Il leader pentastellato ha anche ammonito Salvini dai suoi colleghi del centrodestra, che volevano spingerlo ad andare in Parlamento a cercare i voti per farlo fuori. L’altra condizione posta al leader della Lega è la sua candidatura alla presidenza del Consiglio, non citata espressamente ma implicitamente col no a un terzo uomo e la sottolineatura del doppio dei consensi del M5S.

Di Maio
Il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, al termine del convegno “SUM #02 Capire il Futuro” organizzato da M5S presso l’associazione Gianroberto Casaleggio a Ivrea, 07 aprile 2018.
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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Sull’accordo in merito alle presidenze delle Camere, indicato da Salvini come modello per l’intesa del govenro, Di Maio gli ha chiesto «di non fare la vittima» perché la rinuncia alla guida del Senato è coincisa con l’indicazione di Fedriga a candidato presidente in Friuli Venezia-Giulia. In merito al PD il capo politico del M5S dedica molta meno attenzione nell’intervista al Fatto Quotidiano. Un segnale, probabilmente, visto che probabilmente neppure Di Maio crede che i renziani più fedeli all’ex segretario possano sostenerlo come presidente del Consiglio

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