I problemi con l’italiano (e con Facebook) di Luigi di Maio

«Capovaro, ri-riposso andare. Rivadi Luigi, ma scrivi meglio». Ce lo immaginiamo un po’ fantozziano il Luigi Di Maio alle prese con la scrittura di uno dei tanti post su Facebook. Il rapporto tra il leader del Movimento 5 Stelle e la grammatica – ma, più in generale, la lingua italiana – non è dei più idilliaci e, a quanto pare, non lo è neppure quello con i social. Come mostrato da Nonleggerlo su Twitter, il vicepremier ha fornito quattro versioni dello stesso post, correggendo di volta in volta alcune sviste utilizzando l’opzione di modifica che, però, consente a tutti di poter vedere le vecchie versioni dello stesso post.

 

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Il post Facebook incriminato è quello pubblicato ieri pomeriggio alle ore 15.47, nel quale Luigi Di Maio esprimeva vicinanza agli sfollati di Genova e dichiarava: «il governo sta mettendo a punto un Decreto Urgenze». A punto, per l’appunto. Nel post originale, come si legge cliccando sul post in alto a destra e selezionando la voce «visualizza cronologia modifiche» si scopre che nel testo originale il buon Di Maio aveva scritto «appunto» e non «a punto».

 

Di Maio e l’italiano, un rapporto conflittuale che ha radici profonde

Il post della discordia (con se stesso o, al massimo, con il suo staff) è stato modificato per ben tre volte prima di raggiungere il compromesso finale. Nella prima rettifica (delle ore 0.27) la correzione ha riguardato le virgole, mettendo i segni di interpunzione prima e dopo la parola «appunto». Poi, finalmente, qualcuno si è accorto che quell’appunto non doveva essere un «appunto», restituendo dignità alla grammatica italiana con la modifica in «a punto» qualche secondo dopo. Infine, forse in balia degli sbadigli della mezzanotte inoltrata, la decisione di cassare l’ultima frase: «Quindi è questione di settimane ma forse anche di giorni e metteremo fuori questo Decreto».

I bisticci del leader M5S con la lingua sui social

Come racconta su Twitter Nonleggerlo, non è la prima volta che Di Maio scrive una lingua tutta sua sui social. Famoso l’episodio del post sullo spionaggio delle istituzioni di Stato.

 

 

(Foto di copertina: screenshot dal profilo Facebook di Luigi Di Maio)

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