Le sceneggiate di Di Maio e Salvini per la formazione di un governo che non ci sarà

Di Maio e Salvini hanno proseguito anche ieri la sceneggiata sulla formazione del governo trasmessa senza soluzione di continuità dal 5 marzo. Le elezioni politiche sono ormai distanti quasi 50 giorni, e non si vede una benché minima possibilità di avviare un nuovo esecutivo, come certificherà il quasi sicuro fallimento del mandato esplorativo di Maria Elisabetta Casellati.

Le sceneggiate di Di Maio e Salvini per la formazione di un governo che non ci sarà

Lo stallo della trattativa tra M5S e Lega è fermo sempre sui soliti punti da ormai molto tempo. I Cinque Stelle sono disponibili ad accordarsi solo con la Lega, e vogliono la presidenza del Consiglio per il loro capo politico, Di Maio. La Lega è indisponibile a rompere la coalizione con cui è arrivata prima alle elezioni. Matteo Salvini, solo nella giornata di ieri, aveva aperto a una possibile svolta, poi subito smentita, basata sull’incredbile appoggio esterno di Forza Italia e Fratelli d’Italia a un governo M5S-Lega che comunque avrebbe avuto una maggioranza. Un simile appoggio esterno, così inutile. è stato subito bocciato da Berlusconi, e Salvini ora si propone anche per un preincarico.

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Una disponibilità a soli fini elettorali, visto che si vota domenica 22 in Molise e domenica 29 aprile in Friuli Venezia-Giulia, e i sondaggi iniziano a rilevare l’insoddisfazione degli italiani per questa infinita, e inconcludente, trattativa. Matteo Salvini non può formare un governo, e lo sa: non vuole l’appoggio del PD, e il M5S non lo sosterebbe mai visto che Di Maio rifiuta di riconoscere il centrodestra.

Di Maio Salvini
Di Maio e Salvini al Quirinale (combo)

Il capo politico del M5S sembra molto confuso. Propone alla Lega una rottura con Forza Italia che ormai è palese che non ci sarà, e la sua proposta di trattativa col PD al momento non appare minimamente credibile. Di Maio e Salvini, i due “non vincitori” delle elezioni del 4 marzo 2018, sembrano pensare più alla prossima campagna elettorale che alla formazione di un governo. Il leader della Lega ha come obiettivo principale il consolidamento della sua guida nel centrodestra, ora che Silvio Berlusconi ha intrapreso una via del declino che appare irreversibile. I Cinque Stelle sperano di consolidarsi come vera alternativa al sovranismo conservatore, vampirizzando ulteriormente il centrosinistra. Calcoli politici che dimenticano le priorità dell’Italia, e che non rassicurano per nulla per il futuro del nostro Paese.

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