Luigi Di Maio non partecipa al Consiglio dei Ministri perché impegnato in televisione
23/04/2019 di Enzo Boldi
Si sta parlando tantissimo in questi giorni del decreto crescita e questa sera, alle 19, è stato convocato il Consiglio dei Ministri dal premier Giuseppe Conte. Dopo le frecciatine – alcune molto pesanti – lanciate dai vari esponenti del governo in questi giorni, però, Luigi Di Maio ha disertato la convocazione di Palazzo Chigi perché impegnato nelle registrazioni della trasmissione di Giovanni Floris Di Martedì, in onda su La7. Ma quella del leader M5S non è l’unica assenza pentastellata al CdM che contiene molti provvedimenti oggetto di diverbi tra la maggioranza. La Lega, invece, si è presentata compatta con tutti i suoi effettivi.
L’assenza di Luigi Di Maio è destinata a far rumore, soprattutto dopo l’acceso scambio a distanza degli ultimi giorni tra lui e Matteo Salvini. Nel Consiglio dei Ministri, convocato per discutere i provvedimenti inseriti all’interno del decreto crescita, infatti, c’è anche il tanto contestato Salva Roma, oltre ai rimborsi per i truffati delle banche, il piano per il rilancio di Alitalia e altre norme che hanno acceso il dibattito interno al governo nelle ultime settimane, provocando una frattura sempre meno sanabile.
Non solo Di Maio. Assenti anche Toninelli, Bonafede e Fraccaro
In rappresentanza del Movimento 5 Stelle ci sarebbero solamente Barba Lezzi (Ministro per il Sud) e Alberto Bonisoli (a capo del dicastero della Cultura). Assenti, infatti, anche Danilo Toninelli, impegnato ad Agrigento, e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anche lui in Sicilia per altri impegni istituzionali. Non c’è neanche il ministro dei Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. La Lega, invece, si è presentata a ranghi completi a Palazzo Chigi.
Le assenza che fanno rumore
Le assenze tra i pentastellati sono molto pesanti e indicano rapporti sempre più tesi tra le due anime della maggioranza che si sono scontrate sui provvedimenti più significativi contenuti nel testo del decreto crescita. La riunione del Consiglio dei Ministri, vista l’assenza di quattro uomini forti del governo, rischia di essere una cartina di tornasole per i piani futuri di questo esecutivo. E Matteo Salvini ha annunciato che il cosiddetto Salva Roma non sarà inserito nel decreto crescita, come concordato con il premier: «Faremo un provvedimento per aiutare tutti i comuni. L’ho concordato con il presidente Conte. I ministri M5s non ci sono».
(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)