Di Maio attacca Whirpool: “Non si prende per il culo lo Stato”

Duro affondo di Luigi Di Maio.  Secondo fonti Mise, il ministro dello Sviluppo economico avrebbe tuonato duramente contro i rappresentanti della Whirpool presenti al ministero con le parti sociali per un incontro sul futuro dei lavoratori della multinazionale americana. L’azienda statunitense, infatti, aveva annunciato negli scorsi giorni di voler chiudere il proprio stabilimento a Napoli, mettendo a repentaglio il lavoro di 430 operai, nonostante gli accordi siglati con le autorità italiane a ottobre 2018. Una dinamica per molti analisti favorita anche dalla mancanza di controllo da parte del ministero presieduto dal vicepremier pentastellato, che oggi apostrofa duramente il comportamento tenuto dall’azienda statunitense: «Non si prende per il culo lo Stato italiano. Non con me, non con questo governo» aggiungendo «Lo Stato si farà rispettare. Si sono firmati accordi ben precisi, state creando un precedente gravissimo» . E secondo quanto riferiscono fonti sindacali, durante il tavolo Whirlpool al Mise, il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, avrebbe sottolineato che «dal 2014 l’azienda ha ricevuto 27 milioni di fondi pubblici» a garanzia degli accordi.

L’appello della Fiom: lo stato si faccia rispettare

E la tensione si è fatta sentire anche al di fuori del ministero con un presidio promosso a Roma, sotto al Mise, da Cgil Cisl Uil e da Fim Fiom e Uilm in occasione del tavolo convocato sul destino dello stabilimento partenopeo.«Ci aspettiamo che il ministero chieda all’azienda di rispettare il piano industriale firmato lo scorso 25 ottobre sulla quale la Whirpool si impegnava a investire 250 milioni in Italia di cui 80 a Napoli e a fronte di questo il ministero dava parecchi ammortizzatori sociali per gestire il piano. Noi ci aspettiamo che governo e ministero non si facciano prendere a schiaffi e pretenda il rispetto del piano perché se cosi non sara’, lo chiederanno i sindacati» ha sottolineato la segretaria della Fiom Cgil, Francesca Re David.

Whirpool: non vogliamo chiudere, ma non abbiamo soluzioni al momento

Mentre arriva, a fine incontro, anche la dichiarazione dell’azienda americana, che fa registrare punti di apertura: «Non vogliamo chiudere ma individuare soluzioni per garantire posti di lavoro sostenibili a lungo tempo. Oggi una soluzione non l’abbiamo». Cosi’, infatti secondo quanto si apprende da fonti sindacali, l’ad di Whirlpool, Luigi La Murgia avrenne replicato a Di Maio sulla possibile cessione dello stabilimento di Napoli.

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